da Alberto Borghesi | Mar 7, 2019 | News
“Ma la pubblicità sui social non funziona, ho speso €20 e non ho fatto nessun abbonamento”.
Tu non hai idea di quante volte ho sentito frasi come questa, fatte da imprenditori Fitness che si improvvisano esperti di marketing e di Facebook advertising.
Andiamo subito al sodo: fare pubblicità su Facebook è un lavoro, vero e proprio. Oggi come oggi è uno strumento che non puoi assolutamente ignorare, ma per essere efficace ti richiede tempo, impegno e anche qualche soldino in più rispetto a €20.
Se sei consapevole di tutto questo continua a leggere questo articolo e otterrai dei consigli veramente preziosi, se invece vuoi continuare a buttare tutto €20 come se fossi al bingo allora buona fortuna.
Risolto il tuo dissidio interiore? Ok andiamo avanti.
Il weekend scorso mi sono fatto un giro per i miei personali canali social (so che fa ridere detto da uno che lavora nel web, ma durante la settimana il tempo per “curiosare” sui miei canali è davvero davvero poco), e devo dire che ho avuto diverse occasioni per mettermi le mani nei capelli per gli errori che ho visto fare in ambito Facebook Ads.
Mi sono accidentalmente imbattuto in inserzioni sponsorizzate di centri fitness che non avevano ne capo ne coda, con presentavano errori così grossolani che predire lo scarso risultato è cosa scontata.
Vuoi sapere la cosa divertente? E’ che queste sono proprio quelle inserzioni create dalle stesse persone che poi piangono uscendosene con dichiarazioni simili a quella con cui ho esordito in questo articolo. Pazzesco.
Errori, tanti errori. Ma che con un pizzico di testa e un briciolo di comprensione delle dinamiche si possono evitare sin da subito.
Vediamo insieme i 3 più frequenti:
1- PENSARE CHE TUTTO IL MONDO POSSA VENIRE AD ALLENARSI DA TE
Parto subito con l’errore più grossolano, quello che mi ha fato scattare la molla per scrivere questo articolo. Se hai avuto modo di approcciarti a Facebook ads, saprai che hai la possibilità di definire il raggio di chilometri entro cui la tua inserzione verrà vista. Benissimo. Devi sapere che ci sono dei benpensanti che sostengono: “Più persone vedranno la mia inserzione, più possibilità avrò di essere ricontattato, perciò metto un raggio ampio”.
Errore da evitare come la peste. Ragiona. Se tu hai un centro fitness in un determinato paese, sai bene come le persone scelgano il centro in cui allenarsi in base alla vicinanza.
La comodità nella scelta è tutto, e tu lo sai bene. I motivi sono molteplici, oltre alla comodità: la possibilità di essere vicino a casa, l’occasione per allenarsi con l’amico, il far parte di un gruppo di persone che si conosce.
Posto questo, allora, perché andare a mostrare la tua inserzione a chi è a 30Km da te? Che possibilità avrai mai di ottenere la sua attenzione?
Esempio: nell’ultimo weekend, come ti anticipavo, mi sono visto raggiungere da inserzioni dall’altra parte del pianeta: io vivo nel cuore della Romagna, le inserzioni provenivano da centri con sede rispettivamente nelle Marche e in Emilia.
Potrò mai fare 25-30 Km di strada per venirmi ad allenare da te? Appunto. Quindi, soluzione: rimani entro i 10-12 Km di raggio, sempre.
2- FARE OFFERTE MODELLO PENTOLE DI MASTROTA
Io mi chiedo: ma veramente ormai alle soglie del 2020 ci sono ancora centri fitness che basano il loro “marketing” su abbonamenti a 9,90€ al mese? Magari con slogan del tipo: “Super extra mega sconto per le prossime 12 ore e 55 minuti, porta un amico e un mese è omaggio”. Quando ho visto inserzioni simili non ci potevo credere. Ora, io non sono un consulente strategico specializzato nel pricing, ma il fitness marketing è il mio pane quotidiano, e non serve una scienza infusa per capire che questo approccio è il primo passo per la demolizione della tua azienda.
Hai idea di quanto sia dannoso per la tua immagine? Se proponi prezzi da discount, come può essere percepito di valore il tuo prodotto?
Inoltre ricorda: il prezzo è lo spartiacque tra l’avere clienti che ti stressano, stanno a discutere sull’euro in più o in meno e che ti mollano dall’oggi al domani e l’avere clienti “di qualità”, consapevoli del tuo servizio e fidelizzati. Se reputi il tuo servizio di qualità, non aver paura di dargli un valore monetario.
Pensa piuttosto a comunicare al meglio i benefici legati al servizio e condividere le testimonianze di chi lo ha già provato.
3- NON INSERIRE UN INVITO ALL’AZIONE NELL’INSERZIONE
Devi sapere che qualsiasi azione di marketing tu faccia deve avere un obiettivo chiaro e misurabile.
Perché ciò avvenga devi fare solo una cosa: chiedere all’utente di compiere un’azione specifica a fine inserzione. Le azioni che puoi richiedere di fare sono molteplici:
- Invia un messaggio
- Chiama ora
- Scopri di più
E tante altre.
L’errore più grande è quello di non inserire nulla, o peggio ancora richiedere un’azione inutile come “Visita il profilo Instagram”. Perché è inutile? Perché in realtà non stai chiedendo nulla di diretto all’utente. Visitare un profilo Instagram non è un’azione che ti porta conversioni, è una richiesta tiepida e incolore.
In conclusione, evita questi 3 errori e comincia a usare al meglio uno strumento che ti assicuro, può farti svoltare.
Come in tutte le azioni di marketing però, non dimenticare che ti servirà usare la testa, ragionare, sperimentare e metterti nei panni del tuo cliente tipo.
Big News: insieme al mio team stiamo sviluppando il primo video corso di Facebook Ads per il fitness. Una cosa mai vista, pratica, concreta ed efficace. Sia per chi parte da zero, sia per chi vuole imparare ad utilizzare al meglio questo strumento ad oggi indispensabile. Ma di questo, te ne parlerò prossimamente.
da Alberto Borghesi | Feb 26, 2019 | News
Quando ho iniziato a scrivere su questo blog sul fitness marketing avevo un obiettivo: instradare l’imprenditore fitness italiano sul percorso che deve seguire per avere una presenza online adeguata.
Perché tutto questo?
Perché lavoro con decine e decine di attività fitness sparse su tutto lo stivale, e di queste attività conosco pregi, difetti e soprattutto errori da un punto di vista di marketing online, specie dal punto di vista della gestione dei loro canali social.
Non disperarti, sei ancora in tempo per imparare ad usare i tuoi canali social in modo corretto. Continua a leggere.
Errori. Appunto. E fidati, ne vedo tanti, e così grossolani che correggendoli si otterrebbe tanto con poco.
Consapevolezza, autocritica e un pò di buona volontà non guastano, anzi, migliorano la propria consapevolezza.
Per questo oggi voglio indicarti gli errori che vedo maggiormente fare con i propri canali social gli imprenditori fitness, condividendo con te le relative soluzioni. Perché dove c’è un errore, ci deve essere una soluzione.
Che tu sia il titolare di una palestra, un personal trainer o il titolare di un box CrossFit credimi, queste parole dovranno per te diventare l’Abc ogni qualvolta tu ti avvicinerai ai tuoi canali social.
Pronto? Partiamo:
1) Il primo, il più grossolano, il più imperdonabile: pensare di prendere la propria pagina Facebook e violentarla invitando a mettere mi piace amici, cugini e conoscenti vari.
Se lo fai, smettila subito. Quei like non sono utili al tuo business, sono solo un “ok, ti conosco, perciò ti metto un like in amicizia”.
Devi sapere una cosa: non esiste attività più penalizzante per Facebook. Il social blu di Zuckerberg infatti ha un algoritmo (un sistema di calcolo avanzato), in grado di “leggere” in anteprima i tuoi contenuti e farli vedere a chi DAVVERO ha interesse per questi.
ESEMPIO: Se la tua pagina ha 100 mi piace, e di questi 85 sono di gente che la cosa più fitness che fa durante la giornata è sollevare polemiche e fare le scale, allora sei fritto.
Valgono infinitamente di più quei 15 miseri like, che hanno un’affinità con il mondo di cui tratti. Perciò, popola la tua pagina di un’audience (un pubblico) in target, ossia realmente interessato a ciò che posti.
2) Postare offerte su offerte neanche si trattasse delle pagine gialle (piuttosto, esistono ancora?).
Ecco, anche qui si apre uno scenario terribile. E per rendere l’idea ti faccio un esempio:
Questo è il post medio della palestra italiana media:
“Solo per oggi, esclusivamente per oggi, abbonati a 19,99€ al mese.
Ultima offerta, dopodiché tra 1 minuto e 46 secondi l’offerta terminerà e il prezzo passerà a 1000€ al mese”.
Che valore pensi di dare con un messaggio così? Ti sembra fitness marketing questo?
Te lo dico io cos’è: uno sprecare tempo. Il tuo tempo.
E’ un post di poco conto, di chi deve mettersi a 90 per fare cassetto (scusa il francesismo, ma mi serve fartelo capire).
Fidati, chi lo legge ti prende per il discount del fitness. Non ti sceglie per il tuo valore, e quel che è peggio non ti dà l’importanza che meriti.
Ora, io non sono quello che deve venire a farti i conti in tasca e non sono un fitness manager che ti deve dire quanto deve costare un abbonamento ai tuoi servizi.
Io parlo di online marketing per il fitness. Niente di più.
Ma anche qui, purtroppo per te, o aumenti il valore percepito dall’utente, o sei fuori dai giochi.
Perciò, scansa come la peste le offertissime dell’ultimo minuto modello Giorgio Mastrota, e comunica valore, dai idee, consigli, intrattieni e fai vedere che ne sai.
E poi, considera anche questo: tu, sui social, ci vai per comprare? Io no, e nemmeno il tuo utente target.
Perciò, cosa perdi tutto quel tempo a propinare abbonamenti? Intercetta con contenuti che valgano la pena di essere letti, aiuta e sarai…acquistato. Provare per credere. Questo concetto vale per i tuoi post quanto per le tue sponsorizzate.
3) Giusto, le sponsorizzate. Fare Facebook Ads per palestre, Facebook Ads per personal trainer, Facebook Ads per CrossFit sta diventando (per fortuna) uno strumento di cui si comincia a comprendere il valore e l’importanza.
Sfortunatamente però, si tende a fare un errore gravissimo: pensare che quel bel tasto blu “metti in evidenza” che Facebook mette a disposizione di tutti, sia la soluzione per diventare un esperto Facebook Advertiser al pari di quelli che, come me, lo fanno di mestiere e spendono giornalmente migliaia e migliaia di euro in questo strumento. Magari fosse così semplice amico mio, magari.
Facebook Ads è studio, analisi, comprensione del target, definizione delle metriche e del budget. Facebook Ads ti richiede tempo tutti i giorni, non è “schiaccio quel bottone che dice METTI IN EVIDENZA poi aspetto che mi chiamino centinaia di clienti”.
Se così fosse io fare un altro mestiere, e non collaborerei con oltre 40 centri in Italia. Centri consapevoli dell’importanza di questo strumento e coscienti che la strategia e la capacità di analisi sono l’elemento che può fare da spartiacque fare di strumento o una macchina bruciaslodi o un generatore di contatti interessati ai tuoi servizi.
Se sei arrivato in fondo al post e riconosci di essere in torto 3 punti su 3, cospargiti il capo di cenere, chiedi venia e scrivimi subito, hai sicuramente bisogno di aiuto.
Scherzi a parte (ma neanche tanto), se questo articolo ti è stato utile o pensi sia utile a chi compie quotidianamente questi errori, condividilo e aiutami a generare la giusta consapevolezza in strumenti che, credimi, possono essere la svolta per la tua attività se usati con strategia, testa e in modo coinvolgente.
da Alberto Borghesi | Nov 27, 2018 | Blog, News
Diciamo una cosa: io amo il CrossFit, pratico CrossFit, respiro CrossFit. Mi sono avvicinato due anni e mezzo fa a questo sport dopo una vita spesa tra palestra e allenamenti funzionali di vario genere. E da allora è nato un amore. Nel misurarmi ogni giorno con questo sport ho capito una cosa, dal punto di vista del marketing: in pochi, davvero pochi hanno capito quale sia la chiave per renderlo magico in termini di comunicazione. Mi spiego. Visto da fuori, le persone vedono super atleti che alzano bilancieri, salgono su sbarre, corrono e si arrampicano sulle corde come se fossero Tarzan. Questo, per quanto affascinante e motivante possa essere, spesso scoraggia le persone dall’avvicinarsi alla disciplina.
“Per me CrossFit è troppo difficile”, “Io mi farei subito male”, sono solo alcune delle frasi che spesso sento dire.
E sai perché? E’ sbagliato il modello pubblicitario.
Tu, come me, sai quanto CrossFit sia uno sport scalabile e adattabile alle esigenze della singola persona, così come sei consapevole che un programma così strutturato porti benefici immediati alla persona.
Insomma. Se CrossFit è per tutti, perché non promuoverlo e comunicarlo con immagini per tutti?
Ecco svelato il grande errore comune: comunicarlo male. Comincia a usare foto e video contenenti persone in sovrappeso che lottano ogni giorno per dimagrire e stare bene, comincia a pubblicare video di persone che devono recuperare da un infortunio o devono sistemare problemi alla schiena. Avvicinati alle persone e dimostra in modo concreto come questo sport sia per tutti.
Questo ti porterà le persone ad avvicinarsi a te.
Condiviso con te questo suggerimento, passiamo alla pratica. C’è un caso studio di cui sono particolarmente soddisfatto, in cui ho seguito tutti gli step per intercettare l’attenzione delle persone proprio in questo modo, delineando ed eseguendo un percorso che prevedeva tutti gli step della customer journey (il come le persone arrivano a scegliere te).
(Premessa, parlerò in termini molto semplici e in modo rapido per le specifiche più tecniche invito a chiedere in direct). Stiamo parlando di un box CrossFit, il quale programma la sua apertura 2 mesi prima. 60 giorni per informare le persone non solo dell’apertura, ma anche e soprattutto per parlare dello sport in se e dei benefici che apporta praticarlo.
Let’s go ?
FASE 1 AWARNWESS: Abbiamo girato e sponsorizzato 3 video brevi per descrivere i benefici legati al CrossFit, e di come sia uno sport adattabile alle capacità motorie della singola persona. Facile, intuitivo, efficace. Esattamente in linea con quanto ti ho raccontato sopra.
FASE 2 INTEREST: Alle persone che avevano visto almeno il 50% del video (individuabile tramite custom audience, strumento di Facebook che vedremo) ho mostrato un’altra Ads (inserzione sponsorizzata) su Facebook ed Instagram, in cui invitavo a scaricare (in cambio della mail) un mini allenamento gratuito (air-squat, burpees, push-up in sequenza). Primo risultato positivo: raccolte la bellezza di 390 email nel giro di 4 settimane. Not bad, se si pensa che parliamo di una piccola cittadina!
FASE 3 DECISION: E qui si passa alla ciccia ?
Ai 390 interessati ho mandato una mail con un annuncio diretto: citando per nome l’interessato, gli comunicavo che aveva l’opportunità di iscriversi alla prima lezione gratuita prima ancora che uscisse ufficialmente la data di apertura del box. Tutto questo aveva un tempo limite: 10 giorni per pensarci. Della serie, pensaci, ma non troppo my friend!
FASE 4 ACTION: Rullo dei tamburi…ecco i risultati:
Dopo la data di inaugurazione (complice anche un servizio di informazioni efficiente e soprattutto cordiale), il box ha totalizzato nel suo primo mese 157 iscritti, la maggior parte dei quali ha sottoscritto un abbonamento di medio – lungo termine.
Ancora una volta, se ci fai caso, è l’analisi delle persone il punto focale che mi ha fatto generare il risultato. Pochi tecnicismi, poca teoria. Una bella lente di ingrandimento e tanto ragionamento. Capire cosa cercano le persone, come essere loro utili e definire il modo in cui miglioriamo le loro vite è quel tassello che ti distanzia dall’ennesimo prodotto low cost usa e getta. La relazione e la comprensione sono l’ingrediente per generare clienti di lungo termine. E CrossFit nella fattispecie necessita di entrambi.
Big up! Alberto
da Alberto Borghesi | Nov 27, 2018 | News
Se sei un personal trainer lo sai meglio di me. Instagram è il canale che più si presta alla tua attività: condivisione di consigli, allenamenti, documentazione di allenamenti attraverso le stories. E’ una piccolo grande miniera d’oro. E’ proprio per questo che ho deciso di dedicare un articolo specifico sull’argomento. Troppo importante per essere lasciato al caso.
Le persone possono trovare tutte le informazioni su di te in poche semplici mosse, e l’immediatezza dei contenuti fruibili ti può permettere di intercettare l’attenzione in men che non si dica. Proprio perché in pochi attimi una persona si farà un’idea di te sbirciando il tuo canale, è bene farsi trovare pronti, con immagini d’impatto, grafiche efficaci, contenuti validi e una cura dei dettagli che ti farà rimanere impresso.
- Prima di tutto partiamo da una cosa spesso trascurata: LA BIO. Nella maggioranza dei casi è dove l’occhio cade immediatamente, per capire chi sei e cosa fai. E’ qui che dovrai descrivere la tua value proposition, ossia come aiuti le persone e cosa ti rende davvero unico.
Esempio: Luca è un personal trainer di Milano, specializzato nella perdita di peso e nella programmazione di allenamenti di functional training. Potrebbe presentarsi così: “Mi chiamo Luca, e aiuto le persone a raggiungere il loro obiettivo di peso forma e benessere con un programma studiato e monitorato. Unisciti al mio team e scopri il piacere di stare bene, con te stesso e con il mondo che ti circonda”.
Semplice e veloce, per far capire in poche parole a chi ci rivolgiamo e quale beneficio proponiamo.
Nella bio non dimenticarti di aggiungere il link del tuo sito o di una pagina in cui scoprire qualcosa in più di te. Lasciarlo vuoto sarebbe un’occasione sprecata.
- Andiamo avanti. Se la prima impressione è quella che conta, su Instagram il concetto vale come non mai. Un utente che rimane colpito dalla tua gallery tornerà a farti visita e a lasciarsi ispirare dai tuoi contenuti. Forse non lo sai, ma questo creerà con te una sorta di relazione, che ti permetterà di migliorare il tuo processo di branding e di posizionamento nella testa delle persone.
Perciò un’efficace content strategy è tutto ciò che ti serve: dalla foto profilo, ad una gallery coerente nello stile sono il tuo biglietto da visita. È importante avere un’identità forte e ben delineata. Fai in modo che in pochi secondi sia chiaro chi sei e cosa proponi. Crea una gallery che risulti essere “un mosaico”, foto con la stessa tonalità di colori, magari suddivise per sequenza. Esempio: 3 foto inerenti al food, 3 inerenti al fitness, 3 grafiche con consigli e frasi motivazionali ecc. Pubblicando le foto di tre in tre coprirai tutta la riga e darai un’idea di armonia ed organizzazione. E credimi, siamo tutti attratti dal bello.
- Coltiva la relazione
Posta con regolarità per portare a casa dei risultati concreti dalla tua strategia di marketing. Ciò non significa diventare logorroici, ma semplicemente non lasciare che i tuoi follower si dimentichino di te. Inoltre, l’algoritmo di Instagram premia chi ha costanza nella pubblicazione e mantiene alto l’intrattenimento. Più le persone “albergheranno” sulla tua pagina, più trascorreranno tempo su Instagram. Più tempo trascorreranno su Instagram, più Instagram stesso tenderà a fvorire la visibilità dei tuoi contenuti. E’ un’equazione semplice quanto efficace. Ogni canale promuove ciò che maggiormente intrattiene sulla sua piattaforma. A tal proposito ti do un consiglio, che puoi seguire nel caso in cui tu sia a corto di idee nel cominciare la tua pubblicazione: meglio qualità del contenuto che quantità. Pubblica meno, ma fallo bene. Se devi pubblicare “tanto per” ti consiglio di aspettare l’ispirazione e attendere che il blocco dello scrittore se ne vada.
- Stimola l’interazione: Oltre a cercare (giustamente) di strappare un like, porta le persone a commentare ed interagire con te, aumenterai l’engagement e arriverai a persone sempre nuove. Tutto questo sempre in virtù di quanto detto prima: Instagram favorisce chi rende la sua piattaforma di valore ed intrattenimento. Chiedi pareri, consigli, opinioni e metti le persone nelle condizioni di dialogare con te. Insomma, rendi i social “più social”. Alle persone piace parlare, devi solo trovare la chiave di volta per innescare il dialogo.
- Stories, stories, stories. L’ho già detto e lo ripeto. Le stories sono il veicolo più efficace per fa esplodere il proprio business. 15 secondi d’oro per dare consigli, idee, raccontare percorsi, fare sondaggi e domande. La potenza delle stories oggi non è da sottovalutare, e con la dovuta strategia possono diventare uno strumento di business incredibile. Esponiti più che puoi, fai video stories per condividere i tuoi contenuti, mostrare il tuo volto darà una notevole fiducia alle persone e le porterà a fidarsi di te. La potenza del personal branding, ecco come possiamo sintetizzare questo fenomeno.
Ti dirò, il contesto è così importante l’utilizzo delle stories che voglio raccontarti un caso studio di quelli che più mi rendono fiero, sperando possa essere utile e di ispirazione anche a te. Prendi carta e penna e annota, ne vale la pena credimi.
Costo dell’operazione ZERO, risultato diverse migliaia di € fatturati. Un centro fitness doveva lanciare un nuovo servizio personal strutturato in mini class di 5 persone. C’era però un problema: non sapevamo quale programma di allenamento proporre, e quel che è peggio non sapevamo quale pubblico sarebbe stato interessato. Insomma, l’idea c’era ma partivamo da zero, anzi sotto zero. Analizzando il contesto e relativi canali di pubblicazione mi sono accorto di una cosa: il centro aveva (e ha) un canale Instagram che spacca. Tantissimi seguaci (veri, non fake sia chiaro), tanta interazione e quel che è meglio tantissime visualizzazioni delle stories, tutte facenti parte di persone della zona. Quest’ultimo dato è stato per me vitale. Ho ideato un sondaggio a risposta multipla con alcune domande per capire chi fosse interessato, quale programma avrebbe preferito, quanti giorni a settimana si sarebbe allenato, fascia d’età e obiettivo dell’allenamento. Alla fine del sondaggio proponevo di inviarmi un contatto e-mail a cui avrei inviato un invito esclusivo per una prova gratuita, spiegando come l’invito fosse estendibile ad altre due persone per non venire soli ma accompagnati.
Risultato? Un successo: in 10 giorni ho definito età degli interessati, obiettivi, preferenze di programma e capacità di spesa. Praticamente mi hanno detto loro quale programma avrei dovuto istituire, a costo zero! Esistono agenzie di analisi di mercato che si fanno pagare migliaia di euro per lo stesso servizio. Io ho usato…i clienti stessi del centro per farmi suggerire. Strepitoso.
Bene, da qui sono uscito allo scoperto con un prodotto perfettamente cucito sugli utenti, che per coerenza con l’impegno preso hanno immediatamente partecipato alla prova gratuita (portando in media ben 2 amici!), e ben l’80% dei partecipanti si è iscritto, mandando in soldout le prenotazioni in pochissimo tempo.
Conclusione: Tutto questo puoi farlo anche tu ora, ti basta analizzare, ascoltare e solo allora potrai agire. Instagram è una risorsa inestimabile per il fitness. Ti permette di capire ed esporti per intercettare il tuo pubblico. Programma i tuoi contenuti, renditi utile e sarai premiato. La reciprocità è uno strumento potentissimo nel marketing: se tu mi dai valore oggi, io mi fiderò di te domani. E questo, nel lungo periodo, ti renderà unico.
Big up! Alberto
da Alberto Borghesi | Nov 27, 2018 | News
Voglio essere sincero con te, quando ho deciso di scrivere questo articolo mi è venuta un tantino di ansia. Quando si parla di guida si pensa sempre ad un vangelo, ad un documento sacro da leggere e rileggere per la sua importanza. E proprio per questo, prima di scriverlo e postarlo qui, me lo sono letto e riletto centinaia di volte, per essere sicuro di poterti essere realmente utile. Ora che ho appurato questo, posso dire di aver scritto questo titolo con cognizione di causa. Ma ti avverto, non finisce qui. Per lavorare BENE sui “social da palestra” avrò bisogno di almeno altre 2-3 puntate, quindi prendi questa come la puntata 1.
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, bando alle ciance: per semplificarti la vita ho voluto dividere questa guida in 5 punti chiave, in modo da aiutarti a ricordare meglio i contenuti. Partiamo? Via!
- Sui social non si vende, si fa comprare.
Ora, se non hai capito minimamente quello che sto dicendo tranquillo, è normale. Ti spiego meglio. Hai mai consultato Instagram per fare un acquisto? Io no, acquisto su Amazon, o quanto meno curioso su Google. Ecco spiegato perché sui social network non si compra.
Quando sei su un social, prevalentemente, qual è il tuo obiettivo? Intrattenimento, giusto? Ecco. Come te milioni di altre persone trascorrono il loro tempo su Facebook ed Instagram per questo motivo. E si, anche il tuo potenziale cliente e futuro iscritto al tuo corso di personal training o di CrossFit. E quindi, come facciamo per attrarlo nella nostra rete e farlo spendere? Lo intratterremo, semplice!
Intrattenere può significare tante cose, non solo pubblicando video inutili con gattini e i gol della settimana. Le persone le puoi (e le devi) educare con contenuti si di intrattenimento, ma di tipo costruttivo e formativo. Idee sull’alimentazione, consigli sull’allenamento, racconto dei successi dei tuoi clienti. Sono tante le cose che puoi postare per incuriosire, consigliare e ispirare le persone.
Ora, una volta creata questa relazione che ti porterà ad acquisire la fiducia degli utenti, ecco che tac, potrai propendere per un’azione di acquisto. Ma non prima. Relazioni = Fiducia.
Fiducia = Ascolto
Ascolto = Maggior propensione all’acquisto
- I social network non sono il tuo volantino promozionale 2.0
Diciamo che questo è un po’ il continuo del punto sopra. Vedo molto, troppo spesso imprenditori usare i propri social come un volantino pubblicitario, buttando sui loro canali promozioni a caso, con prezzi a caso, con strategie a caso (quindi senza strategia). Se hai ben compreso il punto sopra, capirai anche come questo sia un grande errore, specie se non è frutto di un’analisi a priori in cui definire chi colpire, quali bisogni risolvere, quale offerta è la più adatta.
Che poi, ovvio che è cosa buona e giusta promuovere i servizi del mese, ma in maniera integrata ai contenuti di cui sopra. Diciamo che le due cose devono coesistere, ma con una proporzione di 70% contenuti, 30% offerte commerciali.
- Riserva un budget mensile per promuovere i tuoi prodotti ed i tuoi contenuti. Ormai è un dato di fatto: i post organici (non sponsorizzati) hanno una bassissima visibilità (quei furbetti ai piani alti parlano chiaro: “vuoi che vedano i tuoi contenuti? PAGA!“). Perciò si fa sempre più indispensabile integrare nella propria strategia un investimento in inserzioni a pagamento.
E qui puoi avere molteplici obiettivi: visite al sito (e se non ce l’hai, devi correre a farlo!), interazione con i tuoi post, generazione di contatti interessati ai tuoi servizi, generazione di conversazioni su Messenger. Insomma, hai solo l’imbarazzo della scelta. Rifletti attentamente su ciò che vuoi ottenere e come meglio si sposa con il comportamento d’acquisto del tuo cliente. Fatto questo definisci la tua strategia di content marketing e parti all’assalto.
E qui veniamo al mio punto preferito. Oggi più che mai vale un concetto: le persone si fidano quando a parlare sono…altre persone!
Ti posso assicurare che la stessa cosa, comunicata da te in un breve video ha dieci volte l’efficacia dello stesso messaggio veicolato attraverso una grafica o una foto. Fa parte del nostro processo cognitivo: quando una persona ci parla capiamo tante cose di lei, comprese le sue abilità, le sue competenze e la sua compatibilità con noi. Se risulterai abile, competente e compatibile (d’altronde, non si può stare simpatici a tutti!) allora il video con il tuo bel faccione avrà un’efficacia che nemmeno puoi immaginare. Spiega il tuo metodo di allenamento, la filosofia del tuo centro fitness, dispensa consigli alimentari. Fatti vedere che ci sei. Lo so che è uno sforzo notevole se non lo hai mai fatto. Ma ti assicuro che una volta partito e rotto il ghiaccio, ti chiederai perché non lo hai fatto prima.
Ladies & gentlemen è arrivato il momento…delle stories! Il mio veicolo preferito. Facili, veloci, immediate e di gran lunga il contenuto più adatto per un pubblico sempre più assuefatto e disattento. 15 secondi per trasmettere il tuo messaggio. Dovrai essere efficace ed esaustivo. E le persone dovranno capire tutto in poco tempo. Una strategia basata sulle stories (principalmente Instagram, quelle di Facebook non ancora in tutta Italia sono apprezzate ed utilizzate), non può mancare nel tuo bagaglio di marketing. E anche qui, la tua presenza non deve mancare. Gira la fotocamera dello smartphone, fai un bel respiro, sorridi e comincia a parlare. Di cosa lo decidi tu, a patto che sia interessante per le persone cui ti stai rivolgendo. Oltre ai contenuti già suggeriti, puoi fare un mini reportage dei corsi che tieni, della sala piena, dei momenti di aggregazione e divertimento. Insomma, i momenti che raccontano la quotidianità della tua attività.
Bene, eccoci arrivati in fondo. 5 punti chiari, facili e veloci da applicare fin da subito. Come anticipato, questa guida ti servirà per partire, per acquisire quella coscienza di cui necessiti assolutamente per non fare errori e sprecare tempo e denaro. Nel nostro percorso avremo modo di evidenziare altri punti importanti, ma credimi, già seguendo questi 5 capirai di aver acquisito un notevole valore.
Big up! Alberto
da Alberto Borghesi | Nov 27, 2018 | News
Oggi voglio raccontarti un mio recente caso studio, dove con pochissimi spiccioli spesi in Facebook e Instagram Ads (le sponsorizzate di cui ti assicuro, parleremo molto spesso), ho generato un cospicuo ritorno economico ad un centro fitness.
Siamo a Torino, in un centro molto apprezzato dalla popolazione locale, con servizi di qualità eseguiti da un pool di professionisti preparati e qualificati. E già, questo non ti nascondo che mi ha notevolmente aiutato nel lavoro. I social rispecchiano ciò che sei nella realtà. Se godi di una buona fama è tutto molto più facile nel fare marketing online.
Fatta questa premessa, l’obiettivo era incrementare le iscrizioni in un momento non troppo favorevole per le palestre: il periodo a ridosso dell’inizio dell’estate. Incubo di molti imprenditori. Ma noi, con un po’ di sale in zucca, siamo riusciti a scavalcare l’ardua problematica. Tutto questo, con due semplici ingredienti: stagionalità e riprova sociale. Vediamo insieme:
- LA STAGIONALITA’: Ti faccio una domanda: a ridosso dell’estate, quando comincia l’impietosa sentenza della prova costume, quale sarà mai l’obiettivo della maggior parte delle persone? Farsi trovare in forma, giusto? Ecco quindi cosa abbiamo fatto: senza vendere nulla a scatola chiusa, siamo partiti dal bisogno impellente delle persone, creando pacchetti di 30/60 giorni (rapidi ed efficaci) che comprendessero un circuito di functional e interval training, programma alimentare fat burning e un eventuale trattamento dimagrante presso il centro estetico. Semplice, immediato e poco impegnativo vista la durata del programma. Capito cosa proporre e a chi, abbiamo lanciato 3 campagne su Facebook e Instagram che facessero leva sull’urgenza di presentarsi in forma per la prova costume e sulla validità di un programma costruito sulla persona da trainer qualificati (la professionalità è sempre un dato da mettere in evidenza). Con 85€ a campagna (totale 258€ circa) abbiamo generato un fatturato di 1560€. Non male, ma mancava ancora qualcosa. Ed ecco che interviene la…
- RIPROVA SOCIALE: Forti di recensioni più che positive sul servizio date da persone che hanno goduto dei suoi benefici, abbiamo deciso di fare leva sulla loro felicità con un tocco geniale: postando una serie di Instagram stories in cui si taggavano presso il centro raccontando il loro allenamento e consigliando il servizio almeno a 2 amici, avrebbero avuto in omaggio altri 30 giorni di programma a titolo gratuito. Non lo avessimo mai fatto. Praticamente tutti coloro che avevano aderito al programma hanno portato ALMENO due amici per una prova. Le Instagram stories dei ragazzi hanno fatto il resto: raddoppiata la richiesta di informazioni ed appuntamenti attreverso Instagram direct. Pazzesco. E’ la prova di come tutti noi siamo influenzati dal parere degli altri, specie se sono persone che conosciamo e il cui giudizio ci crea fiducia. La riprova sociale è un’arma potentissima per il marketing della tua attività, che devi usare sempre. Gratuita quanto efficace.
Il risultato? Altri 1370€ di fatturato a costo…ZERO! Insomma, 3000 eurini fatturati a fronte di una spesa di 258€ in Ads. Not bad direi!
Nessuna magia, nessun trucco, solo testa e analisi dei bisogni impellenti delle persone. Ricorda che sono solo e solo questi gli ingredienti per ottenere risultati, qualsiasi sia la tua attività e qualsiasi sia il tuo obiettivo. Che, a dirla tutta è un po’ quello di tutti: fatturare, fatturare, fatturare!
Big up! Alberto