ACQUISIRE CLIENTI IN PALESTRA D’ESTATE: Caso di successo

ACQUISIRE CLIENTI IN PALESTRA D’ESTATE: Caso di successo

Ormai si sa.
Siamo italiani. E in italia appena arrivano i primi caldi piace disertare la palestra o l’allenamento in generale.

Apro e chiudo parentesi: ma perché poi?
Cos’è, va in ferie il tuo metabolismo d’estate? I tuoi muscoli vanno in letargo?
Non ho mai capito cosa scatta nella mente italiana da giugno in poi. Ma tant’è.
È un meccanismo assodato, così come è assodato un principio: una palestra per mantenere il fatturato in estate deve farsi due volte il mazzo che si fa durante l’anno. E per me e il mio team si alza l’asticella.
Il che è un bene, perché ti mette nelle condizioni di dare il 101%, spremere le meningi e applicare un processo totalmente diverso.

Ed è da questo principio che parte il caso studio di oggi.
Carta e penna alla mano, prendi appunti, ne avrai bisogno.

Dunque, siamo nella mia Romagna, terra in cui il concetto “d’estate non ho mica tempo di allenarmi” vale 100 volta di più. Terra di bagnini, albergatori e stagionali, che d’estate lavorano 12 ore al giorno senza fiatare.

Sulla base di questo ogni palestra dovrebbe rimanere chiusa, giusto?

E invece…scaviamo nel profondo.
Queste persone, seppur con impegni inderogabili e con un tempo limitato, avranno pur la necessità di scaricare lo stress, anche solo in 30 minuti?
E poi, la pelle si scopre, l’estetica vuole la sua parte. C’è poco da fare.
Questi bisogni sono innegabili, tangibili e facendo leva su questo ci siamo presi il coltello dalla parte del manico.

Che poi. Sembra che tutto questo sia frutto di una mia supposizione. Nella realtà dei fatti questo lo abbiamo chiesto ai diretti interessati.
Come?
CON UN QUESTIONARIO.

Semplice e veloce. 10 domande a risposta chiusa attraverso un form online. Ci entri dallo smartphone, compili e invii.

Domande che mettono in evidenza la necessità del target, che fanno capire perché non si allena d’estate e come potrebbe essere lui utile la palestra se adeguasse i suoi servizi alle esigenze.

10 domande giuro, non di più.

C’è da fare poi un’aggiunta. C’è da dire che il centro fitness in questione ha poi al suo interno anche un piccolo centro estetico, che può fornire servizi base quali epilazione, trattamenti snellenti, idratanti e tutto ciò di cui le donne necessitano.
E qui le cose si fanno interessanti. Vedremo poi perché.

Dalle 10 domande sai cosa è emerso? Che si, le persone non hanno tempo. Ma che no, non rifiuterebbero una formula accessibile, in termini di tempo impiegato e di risultati ottenuti.

C’è di più, richiedendo età, professione e bisogni siamo stati in grado di creare un prodotto customizzato per le persone richiedenti. Niente di più bello.
Con 10 semplici domande avevamo la verità in tasca su chi dovevamo concentrare i nostro sforzi:

– Persone dai 38 ai 52 anni di età
– Titolare di un’attività o casalinga
– Fascia oraria di allenamento: dalle 8:00 alle 10:00
– Tipologia di allenamento: circuito funzionale, durata tra i 30 e i 45 minuti (insomma, nulla di proibitivo)

Nessuna magia, nessuna illuminazione.
Chiedi e ti sarà dato! Perché sai, talvolta ci impuntiamo nel voler trovare l’idea del secolo (che si rivela puntualmente un fiasco), quando in realtà è il nostro pubblico a dirci cosa vuole, se glielo chiediamo.

Perciò, dopo aver avuto la prova evidente che si, dovevamo riformulare l’offerta estiva della palestra e del centro estetico, siamo passati all’attacco.

COSA ABBIAMO FATTO:

– Abbiamo creato delle mini class (o small group) di massimo 8 persone ad allenamento.

– Abbiamo proposto una prova gratuita e successivamente l’iscrizione al programma di workout funzionale ad un prezzo lancio entro il 31 maggio (non entro nei particolari in quanto ci teniamo a non condividere i dati dell’attività).

– Abbiamo consegnato agli iscritti un coupon (valido come prova gratuita), da consegnare ad un amico o conoscente esterno al centro che potesse avere le stesse necessità.

– Sulla base dei dati a disposizione e conoscendo il target abbiamo lanciato una campagna Facebook Ads con un budget irrisorio (15 € giornalieri per 30 giorni) che andasse a colpire persone con età, interessi e residenza perfettamente in linea con quella degli attuali iscritti.
Proposta di prova gratuita con successivo upselling proponendo l’entrata nel gruppo di allenamento.

– Anche agli iscritti provenienti dall’esterno abbiamo consegnato il coupon “porta un amico”, generando un vortice di prove automatico.

– Ricordi che qualche riga sopra ti parlavo di un centro estetico interno al centro fitness? Bene. Alle persone più “calde”, ossia gli early adopter che prenotavano subito abbiamo dato un buono di 20€ da spendere nel centro estetico, con un piccolo manuale che consigliava trattamenti e abitudini quotidiane ideali per una pelle idratata in estate (alle donne l’iniziativa non è piaciuta, di più!). E questo ha generato un’entrata costante al centro. Prima di richiesta informazioni, poi di persone che approfittavano del buono, poi di persone che, finito il workout, si fermavano per un trattamento. Meraviglioso.

QUINDI, RICAPITOLIAMO:

Schema di aumento clienti in palestra d'estate

Schema di aumento clienti in palestra d’estate

E ora, rullo dei tamburi…i risultati in 90 giorni (partenza campagna 1 maggio):

52 prove gratuite generate dagli attuali clienti
12 prove gratuite generate dai referral del centro
41 prove gratuite generate dalla campagna Facebook – Instagram
4 prove gratuite generate dai referral esterni (poco, ma pur sempre gratuite)

Totale 109 prove gratuite

Iscritti totali agli small group: 31
Totale incassato dagli small group in 90 giorni: 4150€ (spesa media per persona:130€)
Percentuale di conversione: 27% delle prove gratuite
Upsell del centro estetico in 90 giorni: 890€
Spesa in Facebook Ads: 675 (45 giorni di campagna)
Totale fatturato: 5040€

Diciamo che il centro non è diventato milionario, ok. Ma quei 5k meglio in tasca che a spasso, non credi?
C’è di più Questa mossa ha permesso di fidelizzare una decina di esterni che non avevano mai messo piede nella suddetta palestra. Perciò nuovi clienti per la prossima stagione invernale…a costo zero.
E per di più ha permesso di “coccolare” quei clienti che si sarebbero altrimenti sentiti abbandonati in estate, portandoli ad un grado di soddisfazione estremo.

COSA ABBIAMO IMPARATO:

1) L’estate c’è, e si vede. Questo però non vuol dire chiudere baracca e burattini e farsi il segno della croce.
2) Le persone sono il fulcro di tutto. Ascoltale e sarai ascoltato, aiutale e sarai aiutato.
3) I sondaggi sono ciò da cui devi partire per la tua palestra, per il tuo centro personal trainer, per il tuo Box CrossFit, per tutto.
4) Se un servizio è gradito, le persone lo riferiranno agli amici e saranno nostri promotori. Clienti gratuiti e dove trovarli.
5) Una corretta formulazione dell’offerta ti permette di integrare altri servizi, rendendo il cliente molto più remunerativo e generando maggior profitto per la tua palestra.
6) Chi ancora nel 2019 crede che la soluzione a tutti i mali sia “abbonati in estate a 19€ al mese” non ha capito niente. O cambia mestiere o cambia mentalità. Abbassare il prezzo vuol dire abbassare i margini e riempirsi di NON clienti rompiballe. You choose.
7) Corriamo dietro al “Devo trovare nuovi clienti per la mia palestra”. Quando in casa hai persone che potresti convertire spendendo fino a 7 volte di meno. A volte anche ZERO.

Spero che questo caso studio ti abbia aiutato ad aprire la mente.
Lo pubblico solo ora in quanto prima volevo avere dati certi da condividerti, niente ipotesi o cose a caso.
Ora che scrivo queste parole guardando il report che il mio staff ha redatto ho la certezza di ciò che scrivo.
Certo, ormai per una strategia “salva estate” è tardi. Ma non ti focalizzare sul discorso estivo. Questo modello di marketing lo puoi fare tuo e implementare anche nel tuo centro per l’inverno. In un altro modo, con altri servizi certo, ma sempre partendo da un presupposto:

CONOSCI CHI HAI DAVANTI.

Se hai bisogno di una mano nel capire chi hai davanti, quali sono i servizi più efficaci da comunicare, qual è la strategia più solida da applicare al tuo business puoi contare su di noi.
Raccontaci la tua storia e i tuoi obiettivi scrivendo a:

[email protected]

Ricorda che acquisiamo non più di 5 business al mese, per garantire uno standard alto di performance e risultati.
Perciò, prima che l’ultimo posto ti venga soffiato sotto il naso portandoti ad aspettare almeno un altro mese / mese e mezzo, scrivici!

Big Up!
Alberto

LE 3 BASI SU CUI DEVI FONDARE IL TUO MARKETING: LA REGOLA DELLE 3P

LE 3 BASI SU CUI DEVI FONDARE IL TUO MARKETING: LA REGOLA DELLE 3P

Oggi voglio farti acquisire una visione diversa dal solito, voglio darti una nozione che, credi a me, se impari ad allenarla così come ti alleni duramente durante il tuo workout, ti ritaglierai un vantaggio sulla concorrenza che nemmeno immagini.

 

Si tratta di una cosa semplice, che però in Italia nessuno, e dico nessuno fa.

In cosa consiste? È semplice:

Prevede che tu veda le cose dall’altra parte del tuo desk, dalla parte da chi ti paga. Si insomma, dalla parte del cliente.

Tu mi dirai “Ah, ma io lo faccio già!”

E io ti risponderei: “No, credimi, tu non ti inserisci davvero nella testa del cliente e non percorri la strada che compie lui per arrivare all’acquisto”. Ed è per questo che oggi ti do io la mappa per questo percorso.

 

Parto con una domanda: compreresti mai a scatola chiusa, dal primo che ti offre un prodotto?

Io direi proprio di no.

 

E allora ti chiedo, perché continui a proporre i tuoi prodotti a freddo, senza sapere cosa realmente vogliono le persone e senza un reale percorso di vendita?

 

TI SVELO UN SEGRETO: devi sapere che anche per il più minuscolo e insignificante dei prodotti, la vendita è solamente l’ultimo di 3 step che devi seguire per vendere. Quali sono gli altri due? Sono esattamente quelli chiave, guarda un pò, quelli che tu oggi non stai valutando. Ma tranquillo, tra poco anche tu lo saprai.

VEDIAMOLI INSIEME

 

LA PRIMA P

  • La più  importante, LE PERSONE. Prima di tutto devi chiederti: a chi vendo? Chi è il tuo cliente target? Non mi dire tutti, perché vorrebbe dire che non hai letto niente dei miei articoli o del canale Instagram. Se così fosse, corri ai ripari e torna a questo articolo per proseguire. Devi sapere a chi stai vendendo, cosa sta cercando, quali problemi puoi risolvere e quale soluzione puoi porre. Conosci abitudini, interessi, obiettivi delle persone cui ti vuoi rivolgere. Il tuo pubblico vuole dimagrire? Migliorare la produttività? Aumentare la massa muscolare? Scriviti tutto su un foglio di carta o, meglio ancora, definisci il tuo cliente tipo (quella che si definisce Buyer persona) attraverso un tool fighissimo che ti consiglio di consultare (gratuito): makemyperona.com

 

LA SECONDA P

  • IL PROCESSO: qual è il percorso che fanno le persone per arrivare a te? Quali informazioni cercano? Quanto incidono le recensioni? Quali canali consultano? Tutte domande che, prima di loro, devi porti tu. Non esiste nessuno che si sveglia una mattina e dice “Ehi, ora prendo e vado ad iscrivermi in palestra”, oppure “Ora ho proprio voglia di prenotare una lezione da un personal trainer”. I bisogni delle persone nascono piano piano, crescono col tempo e poi tac, cominciano ad informarsi. E tu, sei presente dove cercheranno? Hai un’immagine coerente e invogliante? Preparati e anticipa la domanda, prima che il cliente arrivi, in modo da farti trovare quando ti cercheranno. Google, Facebook, Instagram, scegli tu dove e come, ma online devi esserci. Come, lo scegli tu. Anzi no, il tuo cliente J.

 

 TERZA ED ULTIMA P

  • PRODOTTO: Ladies & gentlemen siamo arrivati al punto che tanto aspettavi. Il prodotto! E pensare che tu lo volevi trattare per primo. Che fretta avevi? La verità è questa, se troverai risposta alle due P precedenti, migliorerai considerevolmente le tue vendite. Disclaimer: questo non vuol dire che se individui le prime due P il prodotto può essere una m***a, non ti illudere. Studia bene quale prodotto manca sul mercato, qual è la domanda meno soddisfatta, quale pubblico non ha ottenuto la giusta attenzione. E costruisci il prodotto su di loro, per loro.

 

Ti lascio con una frase che ai tempi ho fatto mia, che mi ripeto ogni santo giorno e che qualche discreto risultato mi ha fatto ottenere. Spero possa essere utile anche a te:

NON C’È PUBBLICITÀ SENZA MARKETING, NON ESISTE MARKETING SENZA PRODOTTO, NON ESISTE PRODOTTO SENZA PERSONE.

 

 

 

BIG UP! ALBERTO

Content Marketing per palestre e personal trainer: suggerimenti, tendenze e idee

Content Marketing per palestre e personal trainer: suggerimenti, tendenze e idee

Sai cosa diceva Bill Gates non più di 10 anni fa? CONTENT IS THE KING.

Cosa vuol dire? Semplice: oggi hai una vastità di canali a tua disposizione. Usarli in modo adeguato per attirare l’attenzione e focalizzarla sulle tue abilità e su quanto puoi essere utile alle persone, è il veicolo perfetto per ottenere una migliore visibilità e nuovi clienti per i tuoi servizi.

Se hai un’attività fitness, sei un personal trainer o il titolare di una palestra il content marketing è essenziale per sviluppare consapevolezza nel marchio, ispirare il tuo pubblico e generare potenziali clienti.

Perciò oggi faremo una cosa che nessuno ha mai fatto per te: guarderemo le tendenze nel settore del fitness oggi ed esploreremo varie strategie di contenuto per rafforzare il tuo business.

READY? Partiamo (articolo rapido ma che ti richiede la massima attenzione).

Definisci la tua USP
“Alberto, cos’è la USP?”
È la unique selling proposition. La proposta di valore che tu e solo tu offri al mercato. È la tua linfa vitale, il reale motivo per cui le persone devono sceglierti.
Fatto? Bene, in relazione ad essa, crea contenuti estremamente mirati che si rivolgono al pubblico giusto.

Che tu stia mirando a persone che vogliono dimagrire, appassionati di corsa, nuotatori alle prime armi o fanatici del CrossFit, devi conoscere il tuo pubblico principale e poi definire la tua proposta di vendita unica. Solo così potrai attirare clienti e incrementare le vendite a lungo termine.

VUOI UNA MANO A REALIZZARE CIÒ? RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE:

1- Qual è la tua missione?
2- Chi è il tuo cliente ideale?
3- Quali servizi SPECIFICI offri?
4- Cosa ti rende migliore delle altre attività?
5- Perché il tuo pubblico dovrebbe scegliere te rispetto alla concorrenza?

Hai le risposte? Ora puoi creare un solido USP che aiuterà i potenziali clienti a capire rapidamente perché la tua attività è giusta per loro.
Parti da ciò e avrai la base su cui costruire la tua strategia per i contenuti.

SCRIVI POST UTILI E APPROFONDITI
Secondo un recente studio, le attività fitness quali palestre e personal trainer che pubblicano post di blog o in modo costante sui social, al mese ottengono circa 4,5 volte più lead di quelli che pubblicano meno. Aumentare la frequenza dei post ti aiuterà a stabilire il tuo marchio come esperto nella tua nicchia. MA mi raccomando: non cadere in banalità. Seleziona temi e contenuti che valgano la pena di essere letti.

SCRIVI E ALIMENTA UN BLOG
Ciò migliorerà anche il tuo posizionamento nei motori di ricerca. Le aziende che blog tendono regolarmente a ricevere il 55% di traffico in più rispetto a quelle che non lo fanno. Cosa vuole veramente conoscere il tuo pubblico? Ascolta i tuoi clienti, curiosa i canali online che frequentano. Mettiti in ascolto e le idee per scrivere non ti mancheranno.

OTTIMIZZA IL TUO SITO WEB PER I MOTORI DI RICERCA
Per migliorare la visibilità del tuo motore di ricerca, i contenuti del tuo sito web dovrebbero includere le parole chiave che i tuoi potenziali clienti utilizzeranno nella ricerca. Indica la tua posizione sul tuo sito web e mostra chiaramente i tuoi dettagli di contatto.

IL TUO SITO DEV’ESSERE FACILE DA USARE
In questo articolo (www.socialfit.it/sitowebperpalestre) spiego perfettamente cosa realmente ti serve per trasformare il tuo sito in strumento di marketing.
Segnati questo dato: il 95% dei potenziali clienti visiterà il tuo sito Web prima di prendere una decisione di acquisto.
Comunica chiaramente chi sei e sfrutta l’occasione per dare un’immagine professionale e coerente di te.

CATTURA LEAD CON UN FORM NEL TUO SITO WEB
Non perdere l’opportunità di convertire i visitatori del sito web in lead. Uno dei modi migliori per farlo è offrire una newsletter via email. Crea un modulo di acquisizione dei lead che evidenzia i vantaggi dell’abbonamento. Potresti anche includere un’offerta speciale per incoraggiare gli abbonamenti.
Nota bene, catturato il contatto, la festa non finisce lì. Anzi, è proprio lì che comincia. Si, perché una volta conquistato il contatto, devi sedurlo, farlo innamorare di te e convincerlo che sei il servizio fitness più adatto a lui.

CREA PIÙ CONTENUTI VIDEO
Il consumo di video è in aumento. Circa l’81% dei brand utilizza ora il video per il marketing, rispetto al 63% del 2018. Il settore del fitness è uno dei migliori nel creare contenuti video stimolanti ed educativi. Trova i modi per far risaltare i tuoi video. E non perdere l’occasione di tracciare un vantaggio competitivo rispetto ai tuoi competitors.

COSTRUISCI UNA COMMUNITY SUI TUOI SOCIAL
Molti consumatori ottengono gran parte delle loro informazioni in merito all’ambito fitness grazie ai social media, quindi se non ci sei, perdi tanti potenziali clienti. Cosa dovresti pubblicare?
Hai un’immensa gamma di scelta, sempre in linea con la tua USP.
Ti do qualche spunto:
– Suggerimenti per l’allenamento.
– Guide nutrizionali
– Offerte promozionali
– Citazioni di ispirazione
– Trasformazioni di fitness prima e dopo
– Video dietro le quinte della tua attività.
– Foto della palestra, dello studio, dello staff e dei clienti.

Inoltre, l’italiano medio su Facebook è membro di circa 30 gruppi.
Allora perché non creare un gruppo basato sullla tua attività?
Condividi le tue conoscenze, offri suggerimenti, poni domande e condividi post motivazionali. In questo contesto evita di postare troppe promozioni. In questo caso è invece fondamentale che mostri le tue competenze, deliziando le persone con contenuti esclusivi e di grande valore informativo.

Instagram è uno dei canali più popolari per i contenuti di fitness. Mostra storie di successo della vita reale, pubblica foto accattivanti e contenuti motivazionali e usa le Instagram stories per rendicontare i tuoi workout e per dispensare pillole di fitness.

RACCONTA STORIE…PER FAR VIVERE UNA STORIA
Ricorda: sia che tu alleni in palestra, insegni lezioni di yoga o venda abbigliamento da corsa, sei più di un semplice prodotto o servizio. Per far crescere la tua attività di fitness, devi vendere la storia del tuo marchio e la tua ragione di esistere. Ecco perché alcuni dei marchi più famosi come Nike non vendono solo oggetti; rappresentano qualcosa.
Se hai un retroscena che rende speciale il tuo marchio, usalo. Le persone ti ricorderanno, ti connetteranno a un livello più emotivo e aumenterai la lealtà del cliente nel processo. E usa le storie dei tuoi clienti. Il giusto tipo di narrazione ha il potere di ispirare, motivare e costruire una comunità attorno al tuo marchio.

SII COERENTE
Le persone hanno fame di contenuti nuovi e sempre freschi. Se sei troppo lento a postare, guarderanno altrove. Sii coerente e sarai più memorabile.

SVILUPPA UN CALENDARIO DI CONTENUTI
In modo da poter offrire un flusso costante di materiale.
Decidi la frequenza con cui pubblichi su ciascun canale e segui la procedura.
Usa un tono di voce coerente, sempre.

Segui queste strategie e presto inizierai a vedere i vantaggi che il content marketing può offrire. Soprattutto, conosci il tuo pubblico, scopri quali contenuti amano e sii autentico. Fallo e non dovresti avere problemi ad attrarre nuovi clienti.

Hai bisogno di qualche spunto professionale per la tua attività di fitness? Mettiti in contatto con il team SociaFit e traccia la tua strada per scalare la vetta del web marketing per il mondo fitness.

INSTAGRAM FITNESS: Quanti followers mi servono?

INSTAGRAM FITNESS: Quanti followers mi servono?

L’altro giorno durante una consulenza mi è stata posta una domanda che mi ha fatto riflettere, seppur nella sua semplicità.

“Alberto, quanti followers deve avere la mia palestra su Instagram”?

 Ammetto che nella sua ingenuità la domanda mi ha un po’ spiazzato.

 

 

Sembrava quasi che prevedesse l’esistenza di un numero magico di followers che una palestra deve avere per essere ritenuta di successo.

Come se con 10k followers possano piovere abbonamenti.

Ti piacerebbe eh? Anche a me, ma tra poco vedremo che purtroppo non è così.

 

Analizziamo la situazione: viviamo in un mondo che ci vincola ai numeri dei nostri social: like, followers, condivisioni, visualizzazioni. Abbiamo appiccicato un’etichetta a tutto, basando su di essa il nostro insindacabile giudizio.

Mi sembra di rivivere quella puntata di Black Mirror, dove la ragazza ottiene dalle persone un punteggio che va ad aumentare/abbassare la sua popolarità in relazione al suo comportamento. Pazzesco. Assurdo!

Ma così funziona. Ed evidentemente, quella domanda che tanto mi ha spiazzato per la sua improbabilità, alla fine tanto improbabile non era.

 

Ma bando ai convenevoli. Andiamo a vedere la mia risposta e scopriamo come questa può essere utile anche al tuo fitness business.

 

La risposta si è divisa in due parti. E ora le vediamo insieme.

  • PARTE 1 LA MAZZATA
  • PARTE 2 LA SPIEGAZIONE

 

INIZIAMO DALLA PARTE 1: LA MAZZATA

Davvero pensi che i followers Instagram possano essere l’indicatore del successo della tua attività fitness? Seriamente? Dai, non mi prendere in giro.

Ok che ti piace vedere sul tuo canale millemila followers, ma seriamente pensi possa incidere sul comportamento d’acquisto dei tuoi potenziali clienti?

Siamo schiavi dei numeri in maniera quasi patologica, al punto da tanto da farci pensare che il numero di followers possa in qualche modo incidere su cosa pensano di noi.

 

Il marketing del fitness è tanto, ma tanto altro.

Instagram è uno strumento fondamentale per il tuo fitness business, certo, ma non l’unico strumento su cui basare la tua strategia.

 

E poi, chi ha detto che esista una quantità di follower  minima per decretare il tuo successo?

 

PARTE 2: LA SPIEGAZIONE

Dopo aver messi “i puntini sulle I”, passiamo alla spiegazione.

Che è l’anima di questo post.

 

CHIEDERSI QUANTI FOLLOWER DEVI AVERE SU INSTAGRAM E’ LA DOMANDA SBAGLIATA

 

Quello che devi chiederti è:

 

I MIEI FOLLOWER SONO MIEI SEGUACI?

 

E tu ti chiederai: cosa cambia? Cambia, cambia, eccome se cambia.

Un follower è un numero, molto spesso vuoto, un seguace è una persona che ti segue e apprezza il tuo lavoro su Instagram.

 

I follower, per essere chiari, sono quelli che in gergo tecnico sono definiti VANITY METRICS, ossia metriche di vanità. Numeri belli da vedere ma fini a sé stessi.

Se Instagram è per te uno strumento di business, questi numeri non possono essere vuoti.

Anche perché, non ti servirebbero a niente.

 

Quello che devi creare è una fitness community, ossia un gruppo di persone che la pensa come te, apprezza il tuo lavoro e sente il bisogno di seguirti per i tuoi consigli o l’ispirazione che dai.

 

QUINDI…QUALITY OVER QUANTITY

Ossia: meglio pochi seguaci che interagiscono con te ogni giorno e hanno le carte in regola per diventare potenziali clienti, piuttosto che un numero di follower altissimo ma privo di persone realmente interessate al tuo canale.

 

Mi rendo conto che in un mondo in cui c’è la gara a chi compra più follower questo discorso va nettamente in controtendenza, ma Instagram non lascia scampo:

se vuoi essere premiato dal suo algoritmo devi generare relazioni con persone VERE.

Al contrario account pieni di “fake” verranno bastonati e penalizzati in termini di visibilità.

Instagram ama la relazione, premia la relazione, favorisce la relazione.

 

Rendere Instagram più “social” premierà il tuo fitness business. Lo so, è davvero difficile, ma è l’unica strada per fare di questo canale un reale strumento di marketing.

 

Che senso ha avere migliaia di follower e non avere nessuno che ti scrive per ottenere maggiori informazioni o per farti una domanda?

Che senso ha costruire un canale su numeri finti, se poi vieni penalizzato dallo stesso Instagram?

 

Anche perché, c’è un altro aspetto estremamente importante che devi considerare. E qui entriamo brevemente nell’ambito tecnico:

 

Sai qual è l’obiettivo di Instagram? Quello di tutti i social network, ossia far rimanere le persone sulla sua piattaforma il più possibile. Più questo avviene, più la piattaforma acquisisce valore. Chiaro il concetto, no?

 

Ecco. E come fa quindi a perseguire il suo obiettivo? Gli servi tu, e tutti gli iscritti ad Instagram!

Ti spiego: pubblicando contenuti di valore e coltivando relazioni, le persone graviteranno sempre più attorno al tuo canale.

Facendo questo tu fai un favore ad Instagram, in quanto lo aiuti a “trattenere” le persone sulla piattaforma.

Più aiuti Instagram, più lui se ne accorgerà. Più se ne accorgerà, più favorirà la visibilità dei tuoi contenuti.

 

Se non ti è chiaro il concetto…ecco il riassunto:

 

TI HO PER CASO DETTO CHE LA RISPOSTA SI E’ DIVISA IN DUE PARTI? SCHERZAVO, CE N’E’ UNA TERZA.

A seguito della mia risposta, il mio interlocutore con aria altrettanto innocente mi ha chiesto:

“Ma allora, a cosa servono tutti quei programmi per mettere dei like in automatico alle persone?”

 

E qui…si è aperta un’altra lacuna su cui ho messo una bella pezza, che ora vado a condividere con te.

 

Quei programmi, come saprai, si chiamano Instagram Bot, e la loro funzione è quella di interagire con like e commenti al tuo posto, con persone presumibilmente in target con te, in base alle impostazioni.

 

In parole povere, questo tool altro non fa che eseguire un’interazione al tuo posto.

Mettendo un like o commentando una foto, le persone ti noteranno e visiteranno il tuo profilo.

Se questo sarà giudicato d’interesse, probabilmente verrai a tua volta seguito e avrai la possibilità di creare una nuova connessione.

 

Ora, qui ci sono differenti correnti di pensiero.

C’è chi si schiera totalmente contro, c’è chi ne ha fatto una soluzione.

 

Ora ti dico chi ha ragione, esattamente come ho fatto durante la consulenza.

Se usi un bot, Instagram lo sa, lo vede. Che sia un programma e non una persona ad interagire lo riconosce. E credimi, la cosa non gli piace proprio.

Anche perché, come abbiamo detto, le due cose che Instagram si aspetta sono relazioni e autenticità.

E tu così facendo non stai dando nemmeno mezza delle due.

 

Però…c’è un però.

 

Diciamo che interagire con centinaia di persone al giorno in maniera manuale non è esattamente la cosa più comoda del mondo. Richiede tempo e pazienza, cosa che non tutti hanno.

Quindi, un piccolo “aiutino” esterno potrebbe essere una soluzione intelligente. Si, ma temporanea.

 

Io ho parlato di aiutino, non di sostituire le tue azioni.

Chi si affida unicamente all’engagement di un programma sbaglia, esattamente come chi compra follower “finti” solo per farsi bello. Ricordati che stiamo pur sempre parlando di un programma, che sceglie secondo i suoi parametri con chi interagire o meno. E i suoi parametri possono essere anche sbagliati, rispetto alle tue scelte e alle tue preferenze.

 

I bot notoriamente perdono di vista il pubblico target, finendo col riempirti di followers da chissà quale parte del mondo, creando dei danni alla qualità del tuo profilo.

 

Chi invece ne utilizza le funzioni per un limitato periodo di tempo al fine di effettuare un’azione push e dare una piccola “spintina”, non rischia di compromettere la qualità del canale. Quindi, in questo caso, l’utilizzo è contemplato.

 

IN CONCLUSIONE

 

Instagram è il social d’Italia in questo momento. Non c’è storia.

 

Il mondo del fitness ne ha fatto il canale ottimale per raccontarsi. Una palestra, un box CrossFit, un centro funzionale, un personal trainer possono fare di questo canale uno strumento di marketing potentissimo tra stories, una gallery ben curata, sondaggi e conversazioni in direct.

 

E’ un canale completo, intuitivo e perfettamente in linea con l’esperienza utente italiana.

Hai in mano una grande opportunità per raccontarti e intercettare l’attenzione di tantissime persone. Questo però, non ti deve far fermare ai soli numeri.

 

Prima andrai in controtendenza rispetto alla credenza popolare + followers = + successo, prima creerai la tua personale community, prima prenderai in mano il tuo canale.

Dominando l’attenzione delle persone giuste potrai ritrovarti in mano una grande occasione.

 

Tempo, pazienza e costanza. Solo così creerai un canale Instagram fitness di successo.

D’altronde, come dice il saggio, non esiste un contadino che raccoglie senza aver seminato.

LA GUIDA PER UN SITO WEB PER PALESTRE (e non solo) CHE SPACCA

LA GUIDA PER UN SITO WEB PER PALESTRE (e non solo) CHE SPACCA

Purtroppo ancora oggi, in un’era fatta di persone connesse h24, 365 su 365, tante aziende fitness in Italia schivano come una pallottola in Matrix l’idea di essere in linea con i tempi ed avere una presenza digitale completa, fatta di social network ben curati, una valida brand positioning e appunto un sito che pianti quel paletto in grado di dire: “Io ci sono e mi piazzo qui”.

Dico purtroppo proprio perché oggi, avere un sito internet che definisca i tuoi servizi e ti posizioni al meglio sui motori di ricerca è cosa fondamentale.

E ti spiego anche il perché, senza tanti giri di parole. 

  1. Partiamo dalle cose semplici: avere un sito è sinonimo di professionalità. Là fuori invii un messaggio di attaccamento alla tua immagine. E le persone, questo, lo interpreteranno come un segnale positivo. Sembra una stupidaggine, ma tutti quanti siamo portati a giudicare il libro dalla copertina. E se un’attività ha un sito, per giunta curato e graficamente impattante, tendiamo a darle più considerazione.
  1. Un sito ben indicizzato (che contiene le parole chiave giuste), ti aiuta ad essere trovato rispetto a specifici parametri di ricerca. Esempio pratico: supponiamo tu sia una palestra di Roma. Se vuoi che le persone ti trovino sui motori di ricerca e pensino a te come valida alternativa per il loro allenamento, quello che devi fare è riempire il tuo sito di parole chiave in ambito fitness che sai verranno digitate dagli utenti (ad esempio palestre Roma, allenamento Roma + quartiere, dimagrire Roma, idee allenamento Roma, centro fitness quartiere Roma), in modo da favorire appunto la tua ricerca laddove ci sarà domanda. Questa azione per generare risultati richiede tempo e pazienza, ma credimi, il risultato sarà grandioso. Anche perché, credi a un pazzo, solo una piccolissima percentuale delle attività fitness italiane si prende la briga di fare questa operazione. Lasciando sul piatto centinaia di possibili clienti.
  1. Un sito può diventare un business, in tanti modi: vendendo spazi pubblicitari (se ha tanto traffico), vendendo prodotti o consulenze online in tutta Italia o addirittura tutto il mondo, generando contatti utili per il tuo centro fitness se situato a livello locale.

Questi sono i 3 motivi principali, che ti permettono di adeguarti ad un mondo in cui la differenza tra online ed offline è sempre più sottile.

Compiamo azioni online, per trasformare in esperienze offline!

Facciamo esperienze offline, per poi avere una connessione online!

Lo vedi? Tutto è collegato. Avere il proprio spazio sul web, svincolato da canali come la classica pagina social, oggi è molto importante.

Ci sono 3 qualità che un sito che converte deve avere

  • Dev’essere interessante: quando l’utente entra per la prima volta sul tuo sito, hai una manciata di secondi per attirare la sua attenzione e metterlo nella condizione che “Si, in questo sito ho trovato ciò che cercavo”. Arriva dritto al punto, sii chiaro e parla in modo semplice. Niente giri di parole. Sei un personal trainer? Comunicalo in modo chiaro indicando chi è il tuo target ideale. Sei una palestra che offre servizi di functional training? Definiscilo in modo chiaro e veloce, in modo da catturare l’attenzione con quello che è il tuo focus.
  • Deve essere di valore: E qui, si potrebbe aprire un articolo nell’articolo. Si perché è qui che entra in gioco il tuo blog. Il tuo che??? Pensavi di sfuggire a questo argomento? Nossignore. Il blog è dove esponi le tue competenze, le tue abilità. E’ con il blog che catturi l’attenzione e attrai a te le persone. Contenuti di valore, utili, di ispirazione, aiutano le persone a fidarsi di te fino a trasformare gli utenti in clienti. E non è tutto. Un blog contenente le keywords giuste è una manna dal cielo per la SEO (search engine optimization), tutta quella serie di azioni fatta di ricerca di parole chiave in grado di farti scalare la vetta di Google (ricordi? Ne parlavamo ad inizio articolo). Più articoli fai sulle giuste tematiche e con le parole chiave indicate, maggiore sarà la facilità nel trovarti, maggiore sarà la tua autorevolezza. Chiaro il concetto no? E allora comincia a scrivere!
  • Deve essere utile: Definito il tuo target, non devi perdere l’occasione per spiegargli quanto tu possa essere utile nel soddisfare un bisogno o raggiungere un obiettivo. Sia chiaro però, questo non vuol dire essere autoreferenziale. Non devi dire quanto sei bravo, quanto sei bello e quanto sei infallibile. Concentra piuttosto l’attenzione sul problema, facendo capire quanto bene sai quanto questo sia seccante, e quanto il tuo servizio possa essere la soluzione perfetta. Un sito che pone la tua come una presenza problem solving ti porta in vantaggio sui tuoi competitors di parecchi passi.

Ora, supponiamo che tu abbia già fatto tutto questo: una Home page indicizzata con le giuste parole chiave, un blog che conta articoli fighissimi super cliccati, un aspetto grafico impattante ed una user experience facile ed intuitiva (non ne abbiamo parlato, ma un sito per un utente fitness deve avere grande usabilità e fruibilità, pena la perdita della visita dell’utente!).

Credi che basti così? Eh no, magari amico mio!

  • Credi che non serva dare una “spintina” alle visite?
  • Credi che non sia utile tracciare la visita è entrato sul tuo sito, cosa ha cliccato e per quanto tempo è rimasto?
  • Pensi che non sia interessante fare qualche bella azione di marketing su chi è entrato sul sito senza convertire?
  • E se ci piazzassimo anche un bel pop-up che in cambio di una guida gratuita colleziona contatti mail da utilizzare poi per ulteriori azioni di marketing?

Un sito senza misurazione dei dati e senza un’ adeguata strategia di advertising rimane quello che è: una vetrina fine a sè stessa.

E allora, vogliamo renderla una macchina macina soldi?

E qui…comincia la seconda parte dell’articolo, quella che ti aiuta a capire cosa serve per monetizzare. Si insomma, la parte più succosa.

Partiamo dal primo punto: vogliamo far vedere il nostro sito, i nostri articoli, i nostri prodotti ad un numero maggiore di persone? Bene, alloca un budget per Facebook Ads. Non è questo l’articolo in cui ti dirò quanto spendere e come spendere, ma sappi che un push a livello di advertising è essenziale. Ne parleremo prossimamente.

Se con Facebook Ads intercettiamo la domanda latente di chi curiosa sui social, vogliamo invece ignorare la domanda di chi cerca un servizio simile al nostro o affine? 

Certo che no! Ed è qui che entra invece in gioco GOOGLE ADS, la piattaforma pubblicitaria di Google, che ti permette di apparire tra le prime ricerche in relazione a determinate parole chiave, che tu definirai a priori. Ogni click che ricevi, paghi un tot. Meritocratico e giusto. Più click ricevi, più paghi. Più click ricevi, più potenziali clienti otterrai.

Una volta che l’utente è entrato nel tuo sito attraverso Facebook Ads o Google Ads, devi poter tracciare la sua visita. 

Ci sono strumenti di tracciamento che ti permettono di sapere chi è entrato, quanto temi ci è rimasto, da che dispositivo, dopo quanto è uscito e quali sono le pagine preferite. 

E pensa, questo strumento è pure gratuito! Si chiama GOOGLE ANALYTICS.

Molto semplicemente, è un codice che tu (o il programmatore che ha creato il tuo sito) inserisce nel pannello gestionale per poterti dare l’opportunità di poter estrapolare numeri che sono di vitale importanza. Sapere quante persone visitano il tuo sito tutti i giorni, cosa leggono più volentieri e mille altre informazioni sono per te oro che cola. GRATIS.

Se qualcuno è entrato sul tuo sito, vuol dire che ti ha conosciuto. Fare marketing su chi già ti conosce è 10 volte più efficace.

E come puoi fare azioni specifiche su chi è entrato sul tuo sito? Tramite il PIXEL DI FACEBOOK. 

Anche questo è un codice, anche questo è gratuito e anche questo va inserito nel pannello gestionale, in ogni pagina.

Una volta inserito, Facebook ti permette di creare un pubblico (si, Faceook permette di creare pubblici specifici che hanno interagito con te, ma te ne parlerò), e di fare vedere l’inserzione fatta con Facebook Ads SOLAMENTE A CHI HA VISITATO IL TUO SITO. 

Una figata, non trovi?

Pensa se Tizio ha visto la pagina X, e tu in un’inserzione gli fai comparire il messaggio: “Ho visto che hai visitato la pagina X, se acquisti ora hai diritto ad uno sconto speciale!”.

Tizio penserà che sei un mago e rimarrà positivamente impressionato per la precisione del messaggio. E invece di magia ce n’è meno di zero, basta usare la testa!

Se qualcuno rimane sul tuo sito per più di tot. minuti, perché non mostrargli un pop-up? Magari con una guida gratuita o con un reindirizzamento a Messenger?

Se rimane per così tanto tempo, vuol dire che il tuo servizio desta un interesse, se desta un interesse sarà sicuramente più propenso a lasciarti il suo contatto. Perché non approfittarne?

I pop-up li puoi inserire quando vuoi, quante volte vuoi. E anche qui GRATIS.

Ci sarebbero un’infinità di altre diavolerie e strumenti che puoi installare per creare un sito a prova di bomba, la maggior parte dei quali senza spendere un euro. O quasi. 

Ad esempio ci sono tantissimi tool che ti aiutano a ricercare le parole chiave più adatte e dove posizionarle per scalare le vette della ricerca. Costano il giusto e la loro efficacia è straordinaria. 

Ma non mi dilungo ulteriormente, non voglio farti venire il mal di testa.

Quello che voglio dirti, che è in realtà il motivo dell’articolo, è che un sito internet oggi non solo non basta, ma va anche strutturato in maniera tale che funzioni. E converta!

Quindi, se ancora la tua attività non ha un sito, sei doppiamente in torto. 

Uno perché stai regalando spazio ai tuoi concorrenti.

Due perché stai sprecando l’opportunità di avere uno strumento di marketing in grado di fare la differenza.

CREARE UN FITNESS BRAND: LA GUIDA DEFINITIVA

CREARE UN FITNESS BRAND: LA GUIDA DEFINITIVA

Essere percepito come brand autorevole per la tua attività oggi non è importante, è l’unica cosa che conta. O sei un brand, o muori.

Esordisco in questo articolo così. 

Un inciso forte, univoco, che ti faccia capire la reale importanza di questo aspetto.

MA…COSA VUOL DIRE ESSERE UN BRAND? SIGNIFICA ESSERE ASSOCIATI AD UN’IDEA?

Jeff Bezos (il padre fondatore di Amazon) disse: il branding è quello che le persone dicono di te. 

Mai furono dette parole più vere. 

Essere un brand infatti significa entrare nella testa delle persone, evocare un concetto fondamentale, comunicare tratti che ti differenzino dalla concorrenza.

Ricorda: più sarai bravo nel fare questo, più sarai convincente nel comunicare i tuoi valori e le tue competenze specifiche, più le persone tenderanno a reputarti autorevole, affidabile, professionale. 

Indovina: cosa accade quando un’attività viene percepita come brand autorevole? 

Che i suoi servizi acquistano un valore percepito immenso. 

Se vuoi acquistare dal numero uno devi essere disposto a sborsare. 

Essere un brand quindi, capisci anche tu che non è solo una menata per farsi belli. No signore. Essere un brand significa vincere nel mercato di oggi. 

Brand si diventa, col tempo e con lo studio, non riempiendosi la bocca di parole.

PROPRIO PER QUESTO ORA ANDREMO A VEDERE INSIEME QUALI SONO GLI STEP PRINCIPALI PER AVVIARE IL TUO PERCORSO DI BRANDING. LEGGI, PRENDI NOTA E MEMORIZZA!

 

1- CHI: IL PUBBLICO

Sarò schietto. 

Noi italiani abbiamo un difetto: siamo dei One Man Show pigliatutto. Chiunque può essere mio cliente, basta che cammini, respiri e abbia qualche euro in tasca.

Niente di più sbagliato

Piacere a tutti, soddisfare tutti, essere utile a tutti è impossibile. Prima lo impari, meglio è per te, per la tua azienda, per il tuo business. Devi capire a chi realmente puoi essere utile, qual’è il target più affine alle tue competenze e che meglio comprendi. 

Taglia i rami secchi. 

TI FACCIO UN ESEMPIO PER CAPIRE:

Supponiamo tu sia un PT. 

Supponiamo tu ti voglia specializzare nella creazione di un percorso dimagrimento per persone in sovrappeso. 

Faresti bingo. Perché?

Perché se io fossi in sovrappeso e sapessi che tu offri un servizio NATO APPOSITAMENTE PER ME, io non baderei a spese e ti contatterei subito!

Mi sentirei rassicurato nel sapere che affido la mia salute ad una persona che comprende i miei bisogni e può realizzare un percorso su misura per me. 

Al contrario, se tu fossi il classico PT che realizza circuiti cardio, schede per l’aumento della massa muscolare e altri servizi che posso trovare ovunque, perderesti quell’elemento differenziante che mi genera fiducia. 

Ricapitolando, fai in modo che le persone si fidino di te. 

Abbi chiaro il settore, l’argomento, il tema in cui vuoi essere percepito leader, unico, inimitabile. 

2 – COSA: IL PRODOTTO

Se abbiamo detto che il tuo pubblico deve percepirti unico, è proprio perché il tuo prodotto è unico. 

Essere unico non significa che devi compiere una rivoluzione nel mondo del fitness business, non devi essere un genio del marketing fitness, non devi inventare il nuovo sistema di allenamento rivoluzionario per diventare 20 anni più giovane e 20 chili in meno. 

Cosa devi fare? Devi trovare una domanda inascoltata, esaudire una richiesta che le persone hanno fatto ma che nessuno ha ancora considerato.

Fatto? Bene, ora definisci il prodotto o servizio che risolve il suddetto problema. 

Non devi necessariamente soddisfare un numero infinito di persone. Ti basta trovare una nicchia di persone significativa, con una buona capacità di spesa e disposta a pagarti.

Il tuo prodotto o servizio dovrà però necessariamente avere queste caratteristiche:

  • Deve renderti il numero uno della tua nicchia, o al massimo il numero 2 se il mercato è sufficientemente grande. Ma non il numero 3 o inferiore. Il mercato è spietato, prevede 1, massimo 2 leader. Se non sei in questa graduatoria, hai perso. E qui, capisci quanto sia importante rivolgersi ad un pubblico cui ancora pochi o nessuno si è ancora rivolto. Nel mondo del fitness marketing ti garantisco che di falle ce ne sono tante, di mercati inesplorati anche. Perciò hai davanti a te un’autostrada. Non sprecare l’occasione.
  • Mantenere la promessa che hai fatto: se dici che risolve un problema, deve risolverlo, se dici che genera determinati benefici, li deve generare. Pena la tua credibilità. E persa la credibilità, perso tutto.
  • Deve essere svincolato da qualsiasi dinamica di prezzo. Se sei il numero uno, la gente deve pagare. E tanto. Se il tuo valore percepito è alto, non aver paura di chiedere. Ti dirò di più. In queste circostanze un prezzo basso può essere una lama a doppio taglio, e può indurre il consumatore a pensare che il tuo valore non è poi così alto. Perciò occhio ad abbassare troppo le braghe. La soluzione? Fai un’indagine sul costo opportunità del tuo pubblico. Domanda, analizza e capisci quanto sono disposti a spendere. Lascia parlare loro e non sbaglierai mai.

 

3- COME: IL MARKETING E LA COMUNICAZIONE

Et voilà, terzo ed ultimo punto…eccoci al marketing. 

Che poi, marketing…in realtà tutto ciò che è creazione di un fitness brand fa parte del fitness marketing. 

Social media, blog, email, video e chi più ne ha più ne metta sono strumenti. 

E gli strumenti, senza la strategia di cui ho parlato finora, rimangono bellissimi oggetti fini a sé stessi. Nel fitness come in qualsiasi altro business.

Ma d’altronde, servono anche questi, eccome se servono. 

E usarli in modo ottimale è di vitale importanza per creare il tuo fitness brand.

Per creare il tuo posizionamento nel mondo del fitness marketing, che tu sia il titolare di una palestra, che tu sia un personal trainer, che tu sia il titolare di un box CrossFit dovrai curare 3 punti essenziali della comunicazione:

  1. Come comunicare: definisci il formato con cui vuoi creare contenuti (video, foto, podcast, newsletter)
  2. Dove comunicare: Quali canali utilizzerai? Social? Blog? YouTube? Definisci i canali in cui sei certo di colpire al meglio la tua audience. Ciò dipende dall’età, dalle abitudini, dal contesto. 
  3. Esporsi per comunicare: come diceva woody allen l’80% del successo è farsi vedere. Quindi esponiti, fallo con costanza e fallo diventare una routine. Metterci la faccia aiuta a dare personalità al tuo brand.

DOMANDA:

Prima di leggere questo articolo, se avessi detto BRAND cosa ti sarebbe venuto in mente? 

Grandi aziende e grani marchi vero? Nike, Apple, Audi ecc, pensando che il brand è solo una questione per grandi aziende, giusto? 

SBAGLIATO.

Qualsiasi attività fitness ha il dovere di creare un brand in questa italietta mediocre.

L’obiettivo non è vivacchiare, ma sovrastare i concorrenti e spazzarli via a calci. 

Vedo troppa sufficienza nel mondo del fitness italiano. Ciò significa solo una cosa amico mio: se qualcuno si sveglia per primo nella sua zona, oggi come oggi sbanca! Basta fare le cose con la testa e ascoltare la domanda del pubblico.

Pensa al mercato come ad un ranch, e alle attività come a delle mucche:

Il brand è il ferro che serve a differenziare una mucca dall’altra nel ranch. 

Le mucche senza ferro saranno identiche, indistinguibili. Le mucche con il LORO ferro si differenzieranno l’una dall’altra.

Marchiare serve a rendere differente ciò che sarebbe tendenzialmente uguale a qualcos’altro.

Siamo quasi alla fine di un articolo che potrei prendere, elaborare, scriverci un libro e venderlo. E non sarei il primo a farlo.

Invece sono qui a condividere del valore immenso con te. Quindi metti subito in pratica subito dopo quello che ho scritto aver finito di leggere e trova la tua nicchia fitness, crea un prodotto che soddisfi bisogni inascoltati e sfrutta i tuoi canali di comunicazione al meglio.

RICAPITOLIAMO: COSA TI SERVE PER DEFINIRE IL TUO FITNESS BRAND?

1- Una frase che serva a differenziare il tuo prodotto

2 -Una promessa di benefici o prestazioni che offre il prodotto

3- Insieme di messaggi di marketing che comunicano la promessa al target designato

Un esempio in più: 

Prendiamo la classica frase di Nike:

JUST DO IT

Sai perché funziona?

Perché è uno stile diretto, chiaro, che evidenzia come l’unica cosa che conta è FARE

Sono 3 parole che identificano tutto! Chiaro, semplice ed efficace.

Non stiamo parlando di qualcosa di grafico, niente di materiale. 

Semplicemente un concetto astratto che ha contribuito a rendere Nike un colosso. Ma che nella tua mente crea un ideale che ti permette di RAFFIGURARE NIKE.

Così dovrai fare tu.

Impara a creare la tua brand positioning e ti assicuro che risparmierai denaro in inutili campagne pubblicitarie, potrai usare Facebook ads come strumento di marketing incredibilmente efficace, aumenterai il valore percepito dalle persone nei tuoi confronti e…aumenterai il fatturato. 

Buon lavoro

Big Up! 

Alberto