I Principi del Fitness Marketing – i numeri chiave per Palestre e Personal Trainer

I Principi del Fitness Marketing – i numeri chiave per Palestre e Personal Trainer

Oggi come non mai, la parole marketing e strategia vengono messe in ogni salsa.

Non è raro che io senta “Ehi, abbiamo una strategia infallibile”, per poi ritrovarmi a leggere due appunti in croce, che si basano su poco più che la creazione di due video per Instagram, a cui viene affidato l’ingrato compito di salvare la palestra di turno.

No.
La strategia non è fare post fighi per i canali social del tuo centro fitness o per la tua attività di personal training.
E non ci si avvicina minimamente.

Marketing e strategia sono due parole abusate, di cui si ha davvero poca consapevolezza.
Consapevolezza che andrai ad acquisire con questo articolo.

Questo post nasce dalla mia volontà di approfondire ulteriormente nella live che ho fatto nel gruppo Facebook qualche giorno fa (se vuoi accedere al gruppo gratuitamente, puoi cliccare qui).

Preparati e leggi senza distrazioni, stai per accedere ad una mole di concetti chiave che ti aiuteranno ad allargare la mente come non mai, e ti aiuteranno ad avere le idee più chiare sui tuoi prossimi passi, anche in termini di acquisizione clienti. Capirai cosa c’è realmente dietro ad una strategia di fitness marketing, se il tuo obiettivo è ottenere clienti ricorrenti e profittevoli.

Per cominciare nel migliore dei modi, voglio partire da una frase di Gary Vee, noto formatore americano, che rappresenta appieno principi che oggi più che mai sono essenziali:

Ideas are shit, execution is the game.

Non penso ci sia bisogno di traduzioni, non è vero?
Il concetto è chiaro. Se hai un’idea e non fai un solo passo in avanti per realizzarla, quell’idea l’hai partorita inutilmente.

Sento troppo spesso titolari di centri fitness, personal trainer e coach online parlare di idee del secolo e progetti innovativi come se dovessero rivoluzionare il mondo del fitness da un giorno all’altro. Le custodiscono gelosamente come un prezioso tesoro, come se qualcuno stesse con l’orecchio teso ad ascoltarle per strappargliele di mano. Quando in realtà, a nessuno interessa.

Vedo invece troppo poco spesso le figure di cui sopra tramutare queste idee in azioni reali.
Ripeto, azioni. Azione significa fare.
Fare anche un solo passo in avanti, un passo che validi l’idea, che la renda concreta, che permetta di capire se l’idea è stata una stupidaggine pazzesca, oppure ha dato segnale di potersi trasformare in qualcosa di concreto.

Fare significa sbagliare, fallire, ma imparare.
Facendo sbagli, sbagliando impari. Semplice.

Li vedi la fuori quei trainer online da 100.000 iscritti al loro canale YouTube che fatturano centinaia di migliaia di euro all’anno?

Vedi quei titolari ci centri fitness lungimiranti e sempre un passo avanti?

Ecco, anche loro hanno sposato il Partito del Fare, composto da chi non si arrovella in discorsi e ragionamenti infiniti che non portano a nulla, se non ad affievolire l’entusiasmo e a rinchiudere le proprie idee nel cassetto.

Per leggere ed apprendere questo articolo al meglio ho bisogno che ragioni su questo aspetto.
Quello della praticità, della convinzione nelle proprie idee.

Se hai un’idea, se sei disposto a metterla in pratica spendendo lacrime e sudore, allora ok. Questo articolo è per te, e possiamo finalmente parlare di Strategia e Marketing.

Nello specifico, come siamo soliti fare, parleremo della parte che più ci compete, ossia quella Online.
Ma il concetto è universalmente valido ed applicabile a 360 gradi in tutto ciò che riguarda la strategia della tua attività fitness.

La mia personale definizione di strategia:

Avere una strategia fitness efficace significa possedere una visione di insieme della tua attività.
Devi immaginarti al di fuori degli schemi, al di fuori dell’operatività, come se vedessi dall’alto la tua azienda.

Ci sei riuscito? Ok, ora cerca di dare un giudizio critico, oggettivo, con occhio clinico.
Non guardare le cose in modo paterno ignorando difetti e criticità.
Definisci i punti di forza e interrogati su come questi potrebbero essere ulteriormente evidenziati per raggiungere migliori risultati.

Questo è il primo step di ogni strategia: essere consapevoli del punto di partenza.

E poi…step 2

Definire gli obiettivi

Se hai una strategia, la realizzerai senz’altro in funzione di obiettivi che vorrai raggiungere, immagino (o almeno spero).

Bene. Definisci questi obiettivi in modo chiaro, misurabile e monitoratile.

Se vuoi 100 clienti in 30 giorni (esempio puramente e volutamente banale), dovrai spacchettare il risultato e capire quali sono gli elementi che devi monitorare per capire lungo il percorso se il risultato è a portata di mano o no:

– 100 clienti al mese significa 3 clienti in più al giorno

– Per realizzare 3 clienti in più al giorno significa che devo acquisire un numero X di contatti potenzialmente interessati

– Ogni contatto potenzialmente interessato ha un costo di …€, perciò devo allocare il budget A al mese, che equivale ad un budget B al giorno (di questo parleremo più nel dettaglio tra poco).

E qui…entriamo di diritto allo step 3. E parliamo di scenario.
Preparati, perché qui le cose si fanno davvero importanti.

Parlare di scenario significa avere una fotografia non solo di casa propria, ma anche del mercato in cui ti trovi a lavorare.

E non solo. Avere chiaro qual è lo scenario significa avere in serbo due piani:

The best case scenario
The worst case scenario

In un caso, tutto fila liscio, la strada è spalancata, non c’è traffico ne deviazioni, e tu arrivi a destinazione in modo semplice e veloce.
Ma se così non è, tu devi sapere quale deviazione prendere, quale velocità mantenere, come guidare e per quanto tempo guidare. Devi mettere in preventivo che la strada si farà tortuosa, e devi avere rimedi e soluzioni a portata di mano, per quanto in tuo potere.

Simula il percorso, anticipa le criticità, immagina cosa può capitare. Preventiva tutto questo e modula la tua strategia in funzione di questo.

Tutto questo lo devi fare tenendo a mente una cosa, che ora più che mai è fondamentale avere chiara:

—> Ci sono cose che puoi controllare. In questo caso prendi il toro per le corna e dominalo.
—> Ci sono cose che non puoi controllare. Smetti di scervellarti e sprecare tempo per cercare di capire come controllarle.

Concentrati su ciò che è in tuo potere e sfrutta in leva ciò che non puoi controllare.

Definire lo scenario è questo, ma non solo.
Aver chiaro il proprio scenario significa anche sapere:

Chi è il mio cliente target
Chi è la mia concorrenza (diretta ed indiretta)

IL TARGET
Nel gruppo Facebook e nei nostri corsi ne parliamo continuamente dell’importanza del target.

Lo ammetto, la scelta e la conoscenza del target per noi è un’ossessione.
Perché più passa il tempo, più ci accorgiamo che questo elemento è L’ELEMENTO.
La chiave di tutto. Quel 20% che ti permette di ottenere l’80% dei risultati.

Sapere chi è il tuo target significa intanto compiere una scelta.
Scegliere chi intercettare e deliziare, scegliere a chi NON rivolgersi. Più sei preciso, più ti rivolgi a una ristretta cerchia di persone, più il tuo messaggio risuonerà nella mente di chi vede il tuo messaggio. Qualunque messaggio.

Individuare il target non significa solo sapere età, obiettivi, sesso e dati essenziali.
Significa scavare nel profondo definendo le sue paure, le sue aspirazioni, le sue obiezioni.
Trovare il target giusto significa sapere la sua lingua, quali termini utilizza e come li utilizza.

Non avere chiaro il target ti porta ad allontanarti dall’obiettivo, perché il tuo messaggio si perderà nell’oceano della banalità e dell’ovvietà.

Messaggi specifici per un target specifico = Messaggi vincenti per acquisire clienti

Spendi ore ed ore per mettere insieme i pezzi del puzzle che compongono il tuo cliente ideale. Vedrai, questa azione ti ripagherà con risultati sorprendenti.

LA CONCORRENZA
Quando si parla di concorrenza, cosa ti viene in mente? Attività simili alla tua che offrono servizi simili ai tuoi, giusto?

Questa definizione è inesatta, o quanto meno limitata.
Si, perché la reale definizione di concorrenza o competitor, è un’altra:
tutto ciò che può interferire con la decisione di acquisto che porta ad acquistare un tuo prodotto o servizio è concorrenza.
Da qui risulta importante la distinzione tra concorrenza diretta ed indiretta

La concorrenza diretta è quella che, come viene spontaneo considerare, è quella che offre prodotti e servizi affini ai tuoi.
Quella indiretta non offre nulla di simile, ma potrebbe separare l’utente da te.

Facciamo qualche esempio:

Un prodotto dimagrante
Un trattamento estetico

Sono tutti facenti parte della concorrenza indiretta. Si, perché in molti casi potrebbero allontanare l’utente da te, preferendo una scorciatoia all’allenamento.

Ora come ora, un’altra forma di concorrenza indiretta è la paura.

La paura di contrarre un virus, la paura di tornare alla normalità, la paura di allenarsi in un’area sanificata.

La paura è un concorrente spietato che ti sta facendo perdere decine di migliaia di euro, credimi.
Puoi combatterla rispondendo a domande ed obiezioni del tuo target, rassicurando ed infondendo fiducia.

Non trascurare mai la concorrenza indiretta, perché è in grado di incastrare nella sua rete centinaia e centinaia di persone, che non diventeranno mai tue clienti se non fai qualcosa oggi, subito.

Ora che ti è sicuramente più chiaro cosa significa realizzare una strategia, facciamo una piccola pausa riflessiva.
Vedi come realizzare una strategia di fitness marketing è totalmente diverso dal fare due semplici post su Facebook e Instagram?

I tuoi post sono si importanti, ma solo se si fanno portatori di valori, se hanno un obiettivo di business, se sono indirizzati ad un target che conosci perfettamente nel profondo.

Avere una strategia efficace è lo spartiacque tra il realizzare post che riempiano il feed inutilmente e il realizzare contenuti realmente impattanti che generano risultati.

Quando ti è chiaro dove stai andando e il perchè, ti è anche più chiaro il come andarci.
E tutto è più semplice.

Pausa riflessiva finita. Torniamo a noi.

Ricordi che ad inizio articolo ti parlavo di costo di acquisizione cliente?
È un altro tema estremamente importante da trattare, che ti aiuta a capire il budget che ti occorre per ottenere un cliente, e parallelamente ti aiuta a capire la scalabilità della tua iniziativa.

Come anticipato qualche riga sopra, devi aver chiaro due dati, due numeri senza i quali stai giocando al gratta e vinci. E giocare al gratta e vinci non è cosa intelligente, se parliamo di Marketing Fitness:

Costo di una lead
% di conversione dell’utente in lead
Costo di acquisizione cliente
% di conversione della lead in cliente

Per te è aramaico? Non ti preoccupare, ora ti spiego meglio.

Qualsiasi azione di marketing online e non, a fronte di un investimento genera dei dati, che rispecchiano il grado di interesse degli utenti nei tuoi confronti e il grado di appetibilità del tuo prodotto o servizio.

Questi dati li devi immagazzinare, analizzare, valutare e prendere decisioni sulla base di essi.

Partiamo dal primo: IL COSTO PER LEAD.

Supponiamo tu faccia partire una campagna Facebook per la tua palestra, che propone una prova gratuita.

Questa prova gratuita otterrà più o meno consenso.
Più o meno richieste.

Ma quanto più o quanto meno?

Ecco che diventa importante individuare il costo sostenuto per ottenere una prova.
Per capire al meglio facciamo una simulazione che serve a capire a chi parte da zero in che modo approcciarsi per realizzare una corretta azione in termini di campagne di marketing fitness.

Esempio:

Investi 150€ e ottieni 10 prove.
Questo significa che ogni prova ti è costata 15€.

Tanto? Poco? Non è questo il contesto in cui diamo una risposta.
Ti basti però sapere che al decretare la qualità del risultato concorrono troppi fattori (prestigio del tuo brand, appetibilità della prova, area geografica di riferimento, stagionalità ecc).
Tema di cui parleremo sicuramente in altra sede.

Quello su cui invece devi riflettere è questo: se voglio ottenere 20 prove significa che dovrò allocare 300€ di budget.
E così via, sulla base degli obiettivi che ti dai in principio.

E come faccio a sapere se il risultato, in termini percentuali, è soddisfacente o meno?
Ecco che entra in gioco il secondo ingrediente, la % di conversione dell’utente in lead.

Se su 1000 persone che vedono l’inserzione, 20 si iscrivono alla prova, hai un 20% di conversion rate.

Se su 1000 persone che vedono l’inserzione, 2 si iscrivono alla prova, hai un 2% di conversion rate.

Chiaro e semplice, giusto?

Ora. Anche in questo caso definire un’ottimale % di conversione è difficile da definire, sempre per i punti di cui sopra.
Se posso darti un’indicazione però, se parliamo di una semplicissima prova gratuita per una palestra, in un periodo della stagione favorevole, non scendere mai sopra il 15/20%. O significa che potresti avere:

1- Errori nella campagna (tecnici o di contenuto, non sufficientemente appetibile)
2- L’offerta non è interessante

A quel punto riparti da capo nell’articolo, riparti dall’individuazione del target, analizza, indaga e ottimizza. Poi ricominci.

Supponiamo invece che tutto vada alla perfezione.
Costo per lead ottimo, % di conversione pure.

Chiaramente ora, il nostro obiettivo è fare in modo di trasformare quella lead in un cliente pagante.

Ed è qui che subentrano altri due numeri che il nostro marketing non può ignorare e che dicono tanto, davvero tanto sul corretto sviluppo della nostra strategia.

La % di conversione della Lead in cliente.
Il CAC = Costo di acquisizione cliente.

Tornando all’esempio sopra, proseguiamo in quella che è la simulazione del percorso che compie l’utente:

—> Eravamo rimasti qui: 20 persone si iscrivono alla prova gratuita.

Di queste 20 persone, 4 si abbonano.
Risultato:
Hai un 20% di conversione rate sul lead.

CAC:
Spesa in advertising: 300€
Nuovi clienti: 4

300:4 = 75€

Da qui, puoi calcolare ovviamente anche la marginalità per cliente in modo molto semplice:

Se, ad esempio, ogni cliente sottoscrive un abbonamento trimestrale da 250€, la tua marginalità per cliente sarà 250-75 = 175€

Che per 4 clienti acquisiti sono 700€ di utile, al pronti via.

Le cose qui si farebbero ancora più complesse ed interessanti. Si, perché supponiamo che il tuo cliente sia contento del tuo servizio, e che terminati i 3 mesi decida di rinnovare il piano annuale, i 75€ di acquisizione cliente li hai già spesi.
Ecco che la marginalità cresce esponenzialmente!

E se il cliente stesso diventa un tuo testimonial e ti consiglia ad un amico, che decide anch’esso di sottoscrivere un abbonamento?
Altra entrata, zero costi di acquisizione!
Come ti suona?

Aldilà del fatto che anche questo è uno di quei temi che tratteremo in modo specifico nei prossimi articoli, la riflessione che ti voglio invitare a fare è questa:

La marginalità per cliente, come puoi intuire, è relativa
Relativa a quanto lo fai “fruttare”, relativa al tuo customer service e a quanto il cliente stesso rimane soddisfatto del tuo servizio.

Più alta è la soddisfazione, più alto sarà il margine finale.
Ecco perché è importante avere si la consapevolezza di quanto ti costa il cliente nel breve periodo, ma anche quello che è il suo LIFE TIME VALUE, ossia la sua permanenza con te.
Più è alta, più sarai felice di aver pagato la cifra iniziale di acquisizione.

Eccoci giunti al capolinea.

Da che ti avevo anticipato che avremmo parlato di strategia, questo articolo si è trasformato in una vera e propria lezione di marketing (per donazioni e opere di bene scrivere a [email protected]).
Battute a parte, il mio consiglio è di prendere carta e penna, annotarti i numeri di cui sopra, scoprirli, sviscerarli e farli tuoi.

Se sarai padrone dei numeri, sarai realmente padrone del marketing della tua attività.
Sono i numeri a dirci in quale direzione pilotare la nostra attività fitness, quanti clienti ci servono, quanto è il nostro margine.

Vedi, spesso decidiamo a scatola chiusa, per partito preso, che per acquisire clienti vogliamo spendere X e ottenere Xper2.
Ma sulla base di cosa tariamo le nostre aspettative?
Sulla speranza?
Sperando non significa fare marketing per la tua palestra o per la tua attività di personal trainer.

E questo articolo, così corposo e “spigoloso”, nasce proprio dalla volontà di instillare in te questa necessità: essere padrone dei numeri per tracciare le linee guida del marketing della tua attività fitness, online ed offline.

Se sei arrivato fino in fondo a questo articolo significa che sei un eroe. Ti sei appena mangiato 2000 e passa parole. Meriti un premio, lasciatelo dire.
Ecco perché cliccando su questo link hai la possibilità di accedere al nostro corso avanzato Digital Fitness Pro con l’83% di sconto, che contiene il nostro Metodo per acquisire clienti tramite Facebook e Instagram.

Per qualsiasi cosa puoi scrivermi a [email protected], sarò felice di rispondere alle tue domande.

Big Up!

Video su Facebook: come promuovere il tuo centro fitness con una strategia killer

Video su Facebook: come promuovere il tuo centro fitness con una strategia killer

Da quando insegno, da quando creo strategie, da quando respiro l’aria del connubio fitness + marketing mi muovo in una sola direzione, che ho condiviso anche con il mio team:

OGNI AZIONE CHE VIENE COMPIUTA DEVE PORTARE UN RISULTATO

Ed è grazie a questo mindset che abbiamo creato centinaia di strategie di social media marketing. E sai quale abbiamo definito essere il contenuto perfetto per la strategia perfetta?

VIDEO. Tanti video, solo video.

Ma, oltre a dirlo il sottoscritto, sentiamo Facebook cosa dice al riguardo:

I dati del gigante di Zuckerberg testimoniano come le persone guardino cinque volte di più in un video rispetto ai contenuti statici su Facebook e Instagram. Quindi, chiaramente, la creazione di annunci video è un modo efficace per promuovere la tua azienda ai miliardi di utenti su Facebook.

Da qui il mio consiglio: per le tue campagne Facebook gli annunci video non possono mancare.

 

MA…COME PARTIRE? COSA FARE?

Ecco la mia personale strategia:

Per iniziare, il tuo primo passo è filmare un video, ovviamente. Quindi, assicurati di filmare un video di qualità: usa attrezzature di qualità (anche uno smartphone funziona); riprendi in un’area ben illuminata (illuminazione naturale o artificiale).

Utilizza uno sfondo bianco per mostrare i prodotti e far rimbalzare la luce; ti consiglio l’acquisto di un treppiede economico per la stabilità. Queste sono le basi, a livello organizzativo.

Ora, passiamo alla strategia per assicurarti che il tuo annuncio video su Facebook ottenga visualizzazioni, attiri l’attenzione del tuo pubblico e li incoraggi a comprare:

ECCO GLI STEP PER UNA KILLER STRATEGY:

STEP 1: Racconta una storia.

Se si desidera creare un annuncio video di Facebook che risuoni con il pubblico di destinazione, è necessario raccontare una storia. Quando racconti una storia con la quale i tuoi clienti ideali possono identificarsi, è più probabile che prestino attenzione e addirittura convertano.

Un modo semplice per raccontare una storia con il tuo annuncio video su Facebook è porre una domanda.

“Vuoi perdere peso?”

“Non ti sei ancora stancato di non raggiungere i tuoi obiettivi?”

La domanda, insieme all’immagine cattura immediatamente l’attenzione. E questo è veramente l’80% del lavoro, specie in un mondo social dove è sempre più difficile essere ascoltati e farsi notare, specie se hai una piccola impresa.

Pensa ai bisogni del tuo pubblico di destinazione e crea una trama per il tuo annuncio video attorno a quei punti. Ricorda, una storia avvincente inizia con un conflitto e poi mostra una soluzione (il tuo prodotto o servizio).

Una buona storia catturerà l’attenzione del tuo pubblico, lo attirerà e resterà nella memoria.

STEP 2: Attira subito l’attenzione.

I primi secondi del tuo annuncio video su Facebook sono i più importanti. Gli annunci video di Facebook più efficaci sono comunque brevi; con la mia esperienza di marketing online ti posso assicurare una cosa: un video efficace rimane sotto i 30 secondi di durata.

Inoltre, le persone hanno un’attenzione limitata; molti utenti guardano solo i primi secondi di un annuncio. Perciò vai subito dritto al punto.

È importante non solo attirare l’attenzione infatti, ma andare subito al nocciolo della questione. Non aspettare fino alla fine del video per comunicare il tuo prodotto; arriva al punto in modo che gli utenti sappiano di cosa si tratta. Anche se gli utenti non rimangono fino alla fine del tuo annuncio video, riceveranno comunque il tuo messaggio, e tu avrai fatto centro.

STEP 3: “Ottimizza” il video per il silenzio.

E questo è il punto che preferisco, quello che il 99% di chi fa video ignora.

Secondo le statistiche di DigiDay, l’85% dei video di Facebook sono guardati senza audio. Questo deriva dal fatto che molte persone sono su Facebook dai loro telefoni cellulari. Perciò, quando sono in pubblico evitano l’uso dell’audio. E se il tuo video non si può leggere oltre che ascoltare, perderai una visualizzazione, e di conseguenza un potenziale cliente. Per questo motivo, è importante che i tuoi annunci video di Facebook siano ottimizzati per il silenzio, con un’aggiunta di testo.

In questo senso Facebook corre in tuo soccorso, offrendoti l’aggiunta di sovrapposizioni di testo ai tuoi annunci video in modo nativo, direttamente dall’App (da pc, mi raccomando). Attivando i sottotitoli nelle impostazioni video e assicurandoti di avere immagini straordinarie aumenterai visualizzazioni, interazioni e conversioni.

STEP 4:Trasforma le immagini statiche in video.

Ora, se non hai nessun video di qualità o non sei ancora a tuo agio con le tue capacità di ripresa, non preoccuparti. Puoi comunque creare annunci video Facebook coinvolgenti utilizzando immagini statiche dei tuoi prodotti.

Facebook ha recentemente aggiunto nuove funzionalità al suo Kit di creazione video che ti consente di prendere le tue immagini statiche e convertirle in un annuncio video. Questo strumento di Facebook offre anche un modello che ti consente di caricare una singola immagine statica e aggiungere movimento ad essa. Perciò amico mio, non hai scuse.

In conclusione

Creare un annuncio video su Facebook non significa solo mostrare il tuo prodotto; deve fare di più. E questo, se mi segui da un pò, te lo sarai già sentito dire.

 

Piccola checklist per il tuo video killer:

  • Esponiti in prima persona: facendoti vedere aumenterà la fiducia verso di te
  • Parla dei benefici che offri
  • Parla dei problemi che risolvi
  • Documenta la tua attività
  • Si chiaro e diretto
  • Crea video brevi

Tutto chiaro?

Ah, dimenticavo. La costanza. Lo sai vero, che un video ogni 3 mesi non ti porta da nessuna parte? Se vuoi creare una strategia video, come tuo fidato consulente ti consiglio almeno un video a settimana, meglio due, facciamo tre!

La verità è che più andrai avanti, più idee ti verranno, più facile ti risulterà tirare fuori dal cilindro idee innovative per creare video di impatto ed efficaci. Dai tempo al tempo, e vedrai.

Ci sono così tanti contenuti sui social media che è un attimo essere travolto e dimenticato nel nulla e nei meandri del digitale.

Per questo, se non vuoi fare la suddetta fine, il tuo annuncio video deve assolutamente distinguersi dalla massa e aiutare il tuo pubblico a entrare in contatto con la tua attività. Con questi suggerimenti, sarai sulla buona strada per creare fantastici annunci video su Facebook.

 

Personal trainer: come usare Instagram con successo

Personal trainer: come usare Instagram con successo

Se sei un personal trainer lo sai meglio di me. Instagram è il canale che più si presta alla tua attività: condivisione di consigli, allenamenti, documentazione di allenamenti attraverso le stories. E’ una piccolo grande miniera d’oro. E’ proprio per questo che ho deciso di dedicare un articolo specifico sull’argomento. Troppo importante per essere lasciato al caso.

Le persone possono trovare tutte le informazioni su di te in poche semplici mosse, e l’immediatezza dei contenuti fruibili ti può permettere di intercettare l’attenzione in men che non si dica. Proprio perché in pochi attimi una persona si farà un’idea di te sbirciando il tuo canale, è bene farsi trovare pronti, con immagini d’impatto, grafiche efficaci, contenuti validi e una cura dei dettagli che ti farà rimanere impresso.

  • Prima di tutto partiamo da una cosa spesso trascurata: LA BIO. Nella maggioranza dei casi è dove l’occhio cade immediatamente, per capire chi sei e cosa fai. E’ qui che dovrai descrivere la tua value proposition, ossia come aiuti le persone e cosa ti rende davvero unico.

Esempio: Luca è un personal trainer di Milano, specializzato nella perdita di peso e nella programmazione di allenamenti di functional training. Potrebbe presentarsi così: “Mi chiamo Luca, e aiuto le persone a raggiungere il loro obiettivo di peso forma e benessere con un programma studiato e monitorato. Unisciti al mio team e scopri il piacere di stare bene, con te stesso e con il mondo che ti circonda”.

Semplice e veloce, per far capire in poche parole a chi ci rivolgiamo e quale beneficio proponiamo.

Nella bio non dimenticarti di aggiungere il link del tuo sito o di una pagina in cui scoprire qualcosa in più di te. Lasciarlo vuoto sarebbe un’occasione sprecata.

  • Andiamo avanti. Se la prima impressione è quella che conta, su Instagram il concetto vale come non mai. Un utente che rimane colpito dalla tua gallery tornerà a farti visita e a lasciarsi ispirare dai tuoi contenuti. Forse non lo sai, ma questo creerà con te una sorta di relazione, che ti permetterà di migliorare il tuo processo di branding e di posizionamento nella testa delle persone.
    Perciò un’efficace content strategy è tutto ciò che ti serve: dalla foto profilo, ad una gallery coerente nello stile sono il tuo biglietto da visita. È importante avere un’identità forte e ben delineata. Fai in modo che in pochi secondi sia chiaro chi sei e cosa proponi. Crea una gallery che risulti essere “un mosaico”, foto con la stessa tonalità di colori, magari suddivise per sequenza. Esempio: 3 foto inerenti al food, 3 inerenti al fitness, 3 grafiche con consigli e frasi motivazionali ecc. Pubblicando le foto di tre in tre coprirai tutta la riga e darai un’idea di armonia ed organizzazione. E credimi, siamo tutti attratti dal bello.
  • Coltiva la relazione
    Posta con regolarità per portare a casa dei risultati concreti dalla tua strategia di marketing. Ciò non significa diventare logorroici, ma semplicemente non lasciare che i tuoi follower si dimentichino di te. Inoltre, l’algoritmo di Instagram premia chi ha costanza nella pubblicazione e mantiene alto l’intrattenimento. Più le persone “albergheranno” sulla tua pagina, più trascorreranno tempo su Instagram. Più tempo trascorreranno su Instagram, più Instagram stesso tenderà a fvorire la visibilità dei tuoi contenuti. E’ un’equazione semplice quanto efficace. Ogni canale promuove ciò che maggiormente intrattiene sulla sua piattaforma. A tal proposito ti do un consiglio, che puoi seguire nel caso in cui tu sia a corto di idee nel cominciare la tua pubblicazione: meglio qualità del contenuto che quantità. Pubblica meno, ma fallo bene. Se devi pubblicare “tanto per” ti consiglio di aspettare l’ispirazione e attendere che il blocco dello scrittore se ne vada.
  • Stimola l’interazione: Oltre a cercare (giustamente) di strappare un like, porta le persone a commentare ed interagire con te, aumenterai l’engagement e arriverai a persone sempre nuove. Tutto questo sempre in virtù di quanto detto prima: Instagram favorisce chi rende la sua piattaforma di valore ed intrattenimento. Chiedi pareri, consigli, opinioni e metti le persone nelle condizioni di dialogare con te. Insomma, rendi i social “più social”. Alle persone piace parlare, devi solo trovare la chiave di volta per innescare il dialogo.
  • Stories, stories, stories. L’ho già detto e lo ripeto. Le stories sono il veicolo più efficace per fa esplodere il proprio business. 15 secondi d’oro per dare consigli, idee, raccontare percorsi, fare sondaggi e domande. La potenza delle stories oggi non è da sottovalutare, e con la dovuta strategia possono diventare uno strumento di business incredibile. Esponiti più che puoi, fai video stories per condividere i tuoi contenuti, mostrare il tuo volto darà una notevole fiducia alle persone e le porterà a fidarsi di te. La potenza del personal branding, ecco come possiamo sintetizzare questo fenomeno.

Ti dirò, il contesto è così importante l’utilizzo delle stories che voglio raccontarti un caso studio di quelli che più mi rendono fiero, sperando possa essere utile e di ispirazione anche a te. Prendi carta e penna e annota, ne vale la pena credimi.

Costo dell’operazione ZERO, risultato diverse migliaia di € fatturati. Un centro fitness doveva lanciare un nuovo servizio personal strutturato in mini class di 5 persone. C’era però un problema: non sapevamo quale programma di allenamento proporre, e quel che è peggio non sapevamo quale pubblico sarebbe stato interessato. Insomma, l’idea c’era ma partivamo da zero, anzi sotto zero. Analizzando il contesto e relativi canali di pubblicazione mi sono accorto di una cosa: il centro aveva (e ha) un canale Instagram che spacca. Tantissimi seguaci (veri, non fake sia chiaro), tanta interazione e quel che è meglio tantissime visualizzazioni delle stories, tutte facenti parte di persone della zona. Quest’ultimo dato è stato per me vitale. Ho ideato un sondaggio a risposta multipla con alcune domande per capire chi fosse interessato, quale programma avrebbe preferito, quanti giorni a settimana si sarebbe allenato, fascia d’età e obiettivo dell’allenamento. Alla fine del sondaggio proponevo di inviarmi un contatto e-mail a cui avrei inviato un invito esclusivo per una prova gratuita, spiegando come l’invito fosse estendibile ad altre due persone per non venire soli ma accompagnati.

Risultato? Un successo: in 10 giorni ho definito età degli interessati, obiettivi, preferenze di programma e capacità di spesa. Praticamente mi hanno detto loro quale programma avrei dovuto istituire, a costo zero! Esistono agenzie di analisi di mercato che si fanno pagare migliaia di euro per lo stesso servizio. Io ho usato…i clienti stessi del centro per farmi suggerire. Strepitoso.

Bene, da qui sono uscito allo scoperto con un prodotto perfettamente cucito sugli utenti, che per coerenza con l’impegno preso hanno immediatamente partecipato alla prova gratuita (portando in media ben 2 amici!), e ben l’80% dei partecipanti si è iscritto, mandando in soldout le prenotazioni in pochissimo tempo.

Conclusione: Tutto questo puoi farlo anche tu ora, ti basta analizzare, ascoltare e solo allora potrai agire. Instagram è una risorsa inestimabile per il fitness. Ti permette di capire ed esporti per intercettare il tuo pubblico. Programma i tuoi contenuti, renditi utile e sarai premiato. La reciprocità è uno strumento potentissimo nel marketing: se tu mi dai valore oggi, io mi fiderò di te domani. E questo, nel lungo periodo, ti renderà unico.

Big up! Alberto

Aumentare i clienti in palestra: due mosse che devi fare subito!

Aumentare i clienti in palestra: due mosse che devi fare subito!

Oggi voglio raccontarti un mio recente caso studio, dove con pochissimi spiccioli spesi in Facebook e Instagram Ads (le sponsorizzate di cui ti assicuro, parleremo molto spesso), ho generato un cospicuo ritorno economico ad un centro fitness.

Siamo a Torino, in un centro molto apprezzato dalla popolazione locale, con servizi di qualità eseguiti da un pool di professionisti preparati e qualificati. E già, questo non ti nascondo che mi ha notevolmente aiutato nel lavoro. I social rispecchiano ciò che sei nella realtà. Se godi di una buona fama è tutto molto più facile nel fare marketing online.

Fatta questa premessa, l’obiettivo era incrementare le iscrizioni in un momento non troppo favorevole per le palestre: il periodo a ridosso dell’inizio dell’estate. Incubo di molti imprenditori. Ma noi, con un po’ di sale in zucca, siamo riusciti a scavalcare l’ardua problematica. Tutto questo, con due semplici ingredienti: stagionalità e riprova sociale. Vediamo insieme:

  • LA STAGIONALITA’: Ti faccio una domanda: a ridosso dell’estate, quando comincia l’impietosa sentenza della prova costume, quale sarà mai l’obiettivo della maggior parte delle persone? Farsi trovare in forma, giusto? Ecco quindi cosa abbiamo fatto: senza vendere nulla a scatola chiusa, siamo partiti dal bisogno impellente delle persone, creando pacchetti di 30/60 giorni (rapidi ed efficaci) che comprendessero un circuito di functional e interval training, programma alimentare fat burning e un eventuale trattamento dimagrante presso il centro estetico. Semplice, immediato e poco impegnativo vista la durata del programma. Capito cosa proporre e a chi, abbiamo lanciato 3 campagne su Facebook e Instagram che facessero leva sull’urgenza di presentarsi in forma per la prova costume e sulla validità di un programma costruito sulla persona da trainer qualificati (la professionalità è sempre un dato da mettere in evidenza). Con 85€ a campagna (totale 258€ circa) abbiamo generato un fatturato di 1560€. Non male, ma mancava ancora qualcosa. Ed ecco che interviene la…
  • RIPROVA SOCIALE: Forti di recensioni più che positive sul servizio date da persone che hanno goduto dei suoi benefici, abbiamo deciso di fare leva sulla loro felicità con un tocco geniale: postando una serie di Instagram stories in cui si taggavano presso il centro raccontando il loro allenamento e consigliando il servizio almeno a 2 amici, avrebbero avuto in omaggio altri 30 giorni di programma a titolo gratuito. Non lo avessimo mai fatto. Praticamente tutti coloro che avevano aderito al programma hanno portato ALMENO due amici per una prova. Le Instagram stories dei ragazzi hanno fatto il resto: raddoppiata la richiesta di informazioni ed appuntamenti attreverso Instagram direct. Pazzesco. E’ la prova di come tutti noi siamo influenzati dal parere degli altri, specie se sono persone che conosciamo e il cui giudizio ci crea fiducia. La riprova sociale è un’arma potentissima per il marketing della tua attività, che devi usare sempre. Gratuita quanto efficace.

Il risultato? Altri 1370€ di fatturato a costo…ZERO!  Insomma, 3000 eurini fatturati a fronte di una spesa di 258€ in Ads. Not bad direi!

Nessuna magia, nessun trucco, solo testa e analisi dei bisogni impellenti delle persone. Ricorda che sono solo e solo questi gli ingredienti per ottenere risultati, qualsiasi sia la tua attività e qualsiasi sia il tuo obiettivo. Che, a dirla tutta è un po’ quello di tutti: fatturare, fatturare, fatturare!

Big up! Alberto