Strategia di Marketing per palestre di paese –  [3 punti chiave]

Strategia di Marketing per palestre di paese –  [3 punti chiave]

Strategia di Marketing per palestre di paese – 

[3 punti chiave]

 

Dopo aver parlato per più di un anno e mezzo di allenamenti online, di classi su Zoom, di allenamento a distanza, di programmi d’allenamento digitale…

 

In questa lezione facciamo un’inversione di tendenza.

 

Cominciamo e Riprendiamo a parlare di quello che è il: Marketing per Attività Locali.

 

Nella fattispecie, in base anche alla tante domande che ci sono arrivate a riguardo, parleremo di Marketing per Palestre di Paese.

 

Ovvero, tutte quelle attività che sono in fase di ripresa, che vogliono ripartire col piede giusto, che vogliono acquisire i clienti che avevano e acquisire nuovi clienti.

 

Sei pronto?

 

Iniziamo!

 

Partiamo dal punto CRUCIALE.

 

SEI IL TITOLARE DI UNA PALESTRA DI PAESE: 

 

Sei il titolare di una palestra, in un piccolo paesino di 10/15 mila abitanti, che ha quindi un’utenza molto contenuta e pensi che questo contesto possa essere limitante per la tua attività.

 

Bene.

 

Oggi vedremo come tu puoi diventare, tranquillamente, il punto di riferimento nel mercato del fitness, nel tuo piccolo paese.

 

Ho individuato 3 punti chiave.

 

Perché sono tre?

 

Fondamentalmente perché non c’è un unico elemento su cui far leva, da andare a sfruttare.

Ma è invece un aggregato di azioni che devi far lavorare tutte insieme.

 

È come un’orchestra jazz, il saxofonista da solo non è in grado di mettere su un concerto, no?

 

Gli servirà anche un trombettista, un pianista e via dicendo.

 

Insomma, per ottenere un grande risultato: 

 

Devi avere una visione d’insieme molto più ampia, e questo è fattibile solo attraverso questi tre punti…

 

Che vediamo subito insieme.

 

 

  • Primo punto: UTENZA RISTRETTA – TARGET AMPIO

 

Cosa significa?

 

Devi renderti conto che hai un’utenza ristretta, e allo stesso tempo hai un target molto ampio.

 

Adesso mi spiego meglio.

 

Se fin’ora all’interno di tutte le nostre lezioni abbiamo parlato di allenamento online…

 

E di come il tuo pubblico di riferimento, a livello italiano, ti mette nelle condizioni di restringere il campo e dire:

 

  • A chi mi voglio rivolgere

 

  • A quale età 

 

  • Quali problemi ha il mio tipo di pubblico

 

  • Quali servizi specifici vado a proporre

 

Diciamo che…

 

È molto diversa la manovra d’azione se lavori su una piccola località.

 

Perché?

 

In questo caso NON puoi restringere troppo il CAMPO.

 

Perché già l’UTENZA DI RIFERIMENTO è MOLTO CONTENUTA.

 

Non sono 60.400.000 Italiani circa, ma sono 10.000.

Ricordalo.

 

A questo punto devi fare uno switch, una sorta d’inversione di tendenza.

 

Nel tuo paese devi cercare di attirare più persone possibili, mettendo però un’identità specifica.

 

Andando a intercettare un tipo di persona che ha determinati obiettivi e fare in modo che il contesto che andrai a creare sia UNICO, che ti differenzia. 

 

Quindi ti devi chiedere quali sono i principi che devi veicolare.

 

Ad esempio:

 

  • Un principio di un buon allenamento legato alla fatica?

 

  • Un principio d’allenamento legato ai principi?

 

  • Un principio d’allenamento che fa leva sul benessere?

 

Ovviamente ti ho tirato fuori degli esempi banalizzati, ma per farti capire che…

 

Devi trovare una guida e fare in modo che chi entra nella tua attività sposi questa linea guida.

 

Perché questo andrà ad alimentare un concetto di community, ed è quell’elemento che porta le persone a credere nella tua attività.

 

Ma di questo ne parleremo in un’altra lezione.

 

Che cosa accade?

 

Accade che il target, come ho detto è ampio, non puoi andare a scremare troppo.

 

Quindi, su queste ipotetiche 10.000 mila persone, il tuo obiettivo è raggiungerne quante più possibili attraverso l’identificazione della TUA identità.

 

Andando a comunicare in maniera chiara e univoca la tua identità.

 

Cioè il tuo perché, il tuo PUNTO DI FORZA.

 

Passiamo ora al…

 

  • Secondo punto: PASSAPAROLA – REFERRAL

 

Che è il punto chiave, dal punto di vista pubblicitario di un’attività locale.

 

Ovvero?

 

Ebbene sì proprio lui, il famosissimo e intramontabile PASSAPAROLA.

 

Quando si parla di passaparola, viene fatto comunemente un errore, che oggi voglio andare a evidenziare e a individuare la soluzione.

 

Il punto qual è?

 

Se cominci a lavorare bene, le persone sono contente, ottengono risultati e hanno intenzione di mostrare i loro traguardi ad amici, parenti e conoscenti…

 

Chiaramente parleranno di te.

 

Questo da un lato è molto positivo, perché significa che tu hai fatto un buon lavoro con loro.

 

Però.

 

Tutto questo non è sufficiente!

 

Perché?

 

Semplice, tutto questo non è PROGRAMMATO, non è MISURABILE e soprattutto non è FUTURIBILE.

 

Il passaparola devi trasformarlo in un sistema di REFFERAL.

 

-Ossia?

 

Devi fare in modo che i tuoi clienti, se contenti e soddisfatti dei risultati che porti, siano messi nelle condizioni di portarti quotidianamente dei NUOVI CLIENTI.

 

-Come?

 

In cambio di un qualcosa.

 

– Cosa?

 

Può essere una lezione bonus gratuita, un codice sconto o l’accesso a nuove iniziative future.

 

Insomma, qualsiasi cosa che possa essere appetibile per il tuo target.

 

Così facendo, anche le persone che fino ad oggi non hanno parlato di te… Inizieranno a farlo!

 

 Alimenteranno la tua voce, la tua visibilità.

 

Il mio consiglio quindi è di lavorare molto sul tuo refferal, perché questo può essere un grandissimo…

Acceleratore di risultati.

 

Fatti questi 2 punti, che a mio parare sono cruciali per un’attività a livello locale…

 

Subentra l’ultimo punto.

 

  • Terzo punto: DIGITAL – SOCIAL – ONLINE 

 

E tu, giustamente, dirai…

 

Ma come?

 

SocialFit mette all’ultimo punto l’aspetto digital, social?

 

Sì è proprio così!

 

Se tu prima non hai un’identità (come abbiamo visto nel primo punto) e non hai creato a livello locale una reputazione (come abbiamo visto nel punto due)…

 

Chiaramente, senza questi due l’aspetti…

 

Il digital è totalmente ininfluente.

 

Perché?

 

 Il digital in generale è un amplificatore ciò che le persone pensano già di te.

 

Quindi…

 

Prima devi portare le persone a pensare già a qualcosa di positivo riguardo a te, e soltanto DOPO puoi pensare ad amplificarlo.

 

Come?

 

Con contenuti, post, campagne… 

 

Che facciano d’acquisizione clienti per te.

 

Ed è proprio allora che questo aspetto diventa cruciale, per andare a moltiplicare quelli che sono i tuoi risultati.

 

E’ un grande puzzle composto di 3 tasselli fondamentali, che da soli non sono sufficienti.

 

Se per ipotesi io avessi un buon passaparola e un buon contenuto digital, ma non avessi invece, la mia identità coma brand è del tutto inutile.

 

Perché?

 

Non ho un’identità e non posso sapere ciò che gli altri dicono o pensano di me.

 

Quindi…

 

Ti consiglio di lavorare parallelamente su questi tre aspetti e andare a metterti in moto soprattutto sul primo punto.

 

Perché è davvero cruciale.

 

Infatti sull’aspetto dell’utenza ristretta ed il target ampio, noi di SocialFit ci lavoriamo tantissimo all’interno della nostra Digital Fitness Academy.

 

E’ un pò come la carta d’identità della tua attività, la tua mappa.

 

Dove sai, comunichi dove vuoi andare, e chi vuoi nella tua avventura e nel tuo viaggio.

 

Se vuoi sapere come andare a costruire il tuo elemento di brand, come andare a espanderlo attraverso un passaparola programmato, per poi andare a creare delle campagne digitali che permettano di mettere in leva e così moltiplicare i risultati…

 

Clicca qui! Questo è il link per prenotare la tua chiamata con i nostri Operation Manager.

 

Per oggi finisce qui.

 

Ti do appuntamento alla prossima lezione.

 

Intanto, fai tesoro di quello che ti ho detto oggi… ti sarà davvero molto utile.

 

Big up

 

Alberto.

 

 

 

Logo per Palestra e Personal Trainer: Fai QUESTO (e non sprecare centinaia di €)

Logo per Palestra e Personal Trainer: Fai QUESTO (e non sprecare centinaia di €)

ATTENZIONE!

 

 

Post inadatto alle agenzie creative:

 

 

Grafici pubblicitari, redazioni, creatori creativi di siti internet di tutto il mondo, vi dico già che questo post non vi

piacerà.

Uomo avvisato mezzo salvato.

 

Sono convinto, invece, che a te: 

 

Gestore di palestre, Personal Trainer e imprenditore, questo post ti piacerà

 

TANTISSIMO.

 

Prometto.

 

Croce sul cuore.

 

Perché ne sono così sicuro?

 

 

Semplice.

 

Perché so con certezza che quando vuoi fare pubblicità, vorresti spendere ogni SINGOLO euro in maniera

 

intelligente e soprattutto ottenere un BUON RISULTATO.

 

 

Quindi questo post ti sarà davvero, davvero utile.

 

Pronto? 

 

Iniziamo!

 

 

1° STEP: 

 

 

 

Ti faccio una domanda…

 

 

PERCHE’ FAI MARKETING? (nel caso in cui tu lo stai ovviamente facendo)

 

 

Se non lo sai, 

 

 

ti rispondo io.

 

 

Poi ti svelerò quali sono i peggiori errori della pubblicità tradizionale e come porvi rimedio.

 

 

Esistono 3 principali motivi per cui fare Marketing:

 

 

  • 1° MOTIVO: ACQUISIRE CLIENTI 

 

 

  • 2° MOTIVO: RENDERE PROFITTEVOLI I CLIENTI 

 

 

  • 3° MOTIVO: RENDERE L’ACQUISTO DEL CLIENTE PIU’ VELOCE 

 

 

 

 

(più il cliente acquista velocemente, maggiore sarà la frequenza d’acquisto)

 

 

In sostanza, il tuo obiettivo è quello ci acquisire/attirare l’attenzione dell’utente, per fare in modo che

 

quest’ultimo nel tempo effettui un acquisto.

 

 

Semplice no?

 

 

No, aspetta… 

 

 

Mi sorge un dubbio inaspettato…

 

 

 

Se questo processo è così facile… perché si punta così tanto alla pubblicità creativa e non ad una pubblicità

 

che invece porti un risultato? 

 

 

 

MISTERO…

 

 

Ok, oggi mi sento carico!

 

 

 

Andiamo a caccia di misteri e scopriamo inseme il perché di questa scelta.

 

 

Nella pubblicità Italiana vi è un grandissimo ERRORE:

 

 

Punta alla creatività ma senza fissare un OBIETTIVO SPECIFICO.

 

 

Cosa intendo per obiettivo specifico?

 

 

  • Vendita

 

 

  • Raccolta contatti

 

 

 

  • Nominativi

 

 

 

 

E tanti altri.

 

 

Porsi un obiettivo MISURABILE equivale a far compiere una determinata azione al nostro potenziale cliente. 

 

 

Infatti, al contrario, la pubblicità creativa, attira l’attenzione di tantissime persone ma non sa cosa farsene. 

 

 

In soldoni…

 

 

E’ una visibilità senza risultati.

 

 

E per te, che a differenza delle multinazionali non hai soldi da buttare, sarebbe un’azione inutile e costosa.

 

 

Totalmente inutile. 

 

 

Infatti la parola d’ordine è: MISURABILITA’ 

 

 

Qualsiasi azione tu faccia a livello pubblicitario deve assolutamente essere misurabile.

 

 

Deve darti dei numeri.

 

 

Se fai una pubblicità che non ti riporta dei numeri… 

 

 

Molto male… 

 

 

Malissimo.

 

 

Perché?

 

 

Perché è veramente, e scusami se mi ripeto, INUTILE.

 

 

Vedila così: 

 

 

NO NUMERI = NO PARTY 

 

 

Sai cos’è il peggio di tutto questo?

 

 

Che non potrai mai capire se la tua azione ha generato un risultato sul campo o meno.

 

 

Quindi…

 

 

Spendere centinaia, se non migliaia di euro di un logo, brochure, sito web o biglietti da visita fatto senza una
strategia di acquisizione di traffico…

 

 

Queste diventano tutte azioni che tu non puoi misurare.

 

 

Se non generi dei numeri o non hai una misurabilità, perdi tanti soldi e tanto tempo.

 

 

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Il peggior nemico dell’economia della tua attività è la pubblicità creativa brucia cassa.

 

 

Vuoi evitare di commettere questo errore?

 

 

Allora ti dovrai basare su un altro principio, quello di centellinare il budget, di usarlo in maniera intelligente e

 

sopratutto di capire da un giorno all’altro se l’azione che stai facendo è quella giusta.

 

 

Ecco perché è fondamentale la misurabilità.

 

 

Ed ecco perché si parla di DIRECT RESPONSE MARKETING.

 

 

Ossia.. MARKETING A RISPOSTA DIRETTA.

 

 

Cos’è?

 

 

Una tipologia di marketing che t’insegna come misurare i dati giusti e come prendere decisione mirate ed

 

efficaci.

 

 

In particolare t’insegna a capire se quello che stai facendo ti porta dei risultati.

 

 

Prima di svelarti la grande efficacie del Direct Response Marketing…

 

 

Bisogna fare un’altra doverosa considerazione.

 

 

 

2° STEP:

 

 

 

 

Quella sull’inefficacia della pubblicità basata sulle immagini.

 

 

Pensa a quante pubblicità in televisione vedi ogni giorno.

 

 

Pensa a quante milioni di persone vedono quella pubblicità.

 

 

Come fa un grande brad/multinazionale a capire in maniera dettagliata e specifica, quante persone hanno poi
effettuato un’azione di acquisto grazie a quella determinata pubblicità?

 

 

Riposta:

 

 

Vengono fatti dei sondaggi in maniera sommaria.

 

 

Ma questi sondaggi vengono fatti su delle stime e NON su numeri certi.

 

 

Perché sono azioni che da un logo, una pubblicità, un giornale non posso misurare.

 

 

Non c’è un link da cliccare, non c’è un’azione che posso fare in DIRECT ossia direttamente.

 

 

Come invece suggerisce di fare il Direct Response Marketing.

 

 

Perché allora i grandi brad lo fanno?

 

 

Ebbene si proprio per quello…

 

 

Perché hanno grandi capitali.

 

 

Cosa che invece io e te non abbiamo.

 

 

Ti faccio un esempio molto efficace per capire al meglio ciò che ti sto dicendo:

 

 

Pensa alle pubblicità del Super Bowl (che sarebbe uno degli eventi sportivi più importanti al mondo).

 

 

Una pubblicità durante questo evento può costare dai 5 ai 10 Milioni di dollari per una durata di 30 secondi.

 

 

Una cifra veramente spropositata, vero?

 

 

Chi fa pubblicità durante il Super Bowl è costretto a fare poi ulteriori passaggi (che possono essere in digitale e

 

in varie forme) e sono pubblicità che vanno a rafforzare quello che è stato il passaggio durante il Super Bowl.

 

 

Questo cosa significa?

 

 

Che il passaggio e il soldi che hanno speso in quel momento non è stato SUFFICENTE.

 

 

Per poter imprimere, il concetto che era nella loro pubblicità, nella mente del consumatore.

 

 

Cosa significa tutto questo?

 

 

Mandare un messaggio pubblicitario a milioni e milioni di persone contemporaneamente in uno devi eventi

 

sportivi più seguiti al mondo… non è sufficiente.

 

Perché non è la QUANTITA’ di persone a cui ti rivolgi con il tuo messaggio ma lo è invece il poter:

 

 

  • MISURARE IL MESSAGGIO 

 

 

 

  • VERIFICARE QUANTO IL NOSTRO MESSAGGIO SIA SPECIFICO PER UNA CERTA TIPOLOGIA D UTENTE 

 

 

 

 
Ad oggi le persone quante alternative hanno all’interno di un singolo mercato?

 

 

Tantissime.

 

 

Se tu fai un messaggio unico per tutti, chiaramente non sarà efficace essenzialmente per NESSUNO.

 

 

Così che la tua pubblicità risulterà: INEFFICACE 

 

 

E questo lo vuoi evitare, giusto? 

 

 

Immagino di sì.

 

 

3° STEP:

 

 

 

Allora riprendiamo il discorso precedente sul Dircet Response Marketing.

 

 

In cosa consiste?

 

 

Nel poter misurare le tue azione e darti dei numeri.

 

 

Ti faccio un esempio pratico:

 

 

Se mandi un e-mail, questa mail sarà inviata a un numero PRECISO di persone, da qui potrai vedere il tasso

 

di apertura della mail e potrai verificare anche quante persone hanno cliccato nel link che hai messo all’interno

 

della mail!

 

 

 

  • IMPORTANTE:

 

 

Nella mail ci deve assolutamente essere un link, perché una mail senza un link/azione da far fare al cliente

 

diventa automaticamente inutile.

 

 

Il link può portare al tuo blog, al tuo sito web, alla tua pagina Facebook, al tuo prodotto ect.

 

 

Cioè il link deve portare a qualsiasi cosa che a livello strategico vuoi che l’utente faccia.

 

 

Ecco.

 

 

Una volta che avrai il tuo obiettivo e il tuo LINK interno potrai misurare quante di quelle persone che hanno

 

ricevuto la mail hanno cliccato e sono andate al successivo step.

 

 

Tutto questo ti permetterà di capire se la tua mail è stata efficace, se il canale da te utilizzato è quello giusto e

 

sopratutto se l’azione che hai richiesto al tuo utente era invitante o meno.

 

 

Stessa cosa vale per le campagne sui social network, ovvero,  su Facebook e Instagram.

 

 

 

Quanto spendi anche un singolo euro, il business manager cioè il portale dedicato alla creazione di annunci

 

pubblicitari mi dice:

 

 

  • Quante persone hanno visto il tuo annuncio

 

 

  • Quante volte è stato visto il tu annuncio

 

 

 

  • Se è un video ti dice in percentuale quanto è stato visto 

 

 

 

  • Quante persone hanno interagito 

 

 

 

 

  • Quante persone hanno cliccato

 

 

 

E tanti, tanti altri dati!

 

 

Questi sono TUTTI DATI CERTI sui quali potrai prendere delle decisioni…

 

 

Ed è un passaggio VERAMENTE CRUCIALE.

 

 

Infatti, qualsiasi decisione tu prenda ti devi consentire di prendere delle determinate decisioni perché avrai dei 

 

 

RISULTATI 

 

 

NUMERI

 

 

Grazie a questi dovrai assolutamente valutare la situazione, se il percorso che hai intrapreso è quello giusto o

 

se per contro devi fare un passo indietro per aggiustare quello che non funziona.

 

 

Chiaramente per fare in modo che il tuo sistema di marketing a risposta diretta possa essere più efficace

 

possibile…

 

 

L’ideale è fare in modo che più strumenti a risposta diretta comunichino insieme.

 

 

Come ad esempio le campagne sui social, come abbiamo detto prima, che sono collegate ad una pagina di

 

raccolta contatti che è a sua volta collegata a un sistema di e-mail marketing.

 

 

Potrai verificare così anche l’interesse che hanno le persone riguardo al tuo annuncio.

 

 

Se l’interesse fosse scarso non ti devi assolutamente preoccupare!

 

 

Perché?

 

 

Hai la possibilità d’intervenire nuovamente

 

 

Hai la possibilità di sistemare il messaggio e la creatività 

 

 

Così da avvicinarti sempre di più al risultato che ti eri prefissato. 

 

 

Adesso capisci cosa intendo?

 

 

Hai la grandissima possibilità di poter VANUTARE e MONITORARE tutte quelle che sono le azioni.

 

 

Facendo tutto questo in maniera costante…

 

 

Ti permette di fare quello che è un pò il sogni di tutti…

 

 

INVESTIRE IN PUBBLICITA’ che ti porta un RITORNO e sopratutto ti porta un PROFITTO.

 

 

Tutto questo perché?

 

 

Perché non ti sei basato su una “speranza” che il tuo messaggio fosse efficace…
ma bensì lo hai riscontrato sul campo!

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NON BASARTI SU STIME, PREVISIONI E SUPPOSIZIONI.

 

PRENDI SEMPRE DECISIONI SULLA BASE DEI SOLI NUMERI.

 

SOLO COSI’ VINCERAI.

 

 

 

Questa è la prima grande legge del marketing a riposta diretta per le piccole/medie imprese, personal trainer e

 

palestre.
FAI SOLAMENTE QUELLO CHE TUOI PUOI MISURARE E TI PUO’ GENERARE DEI DATI/NUMERI SULLA

 

BASE DEI QUALI PUOI VALUTARNE L’EFFICACIA. 

 

 

Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.

 

 

Se vuoi ricevere altre idee, spunti e contenuti di alto valore per il digital marketing della tua palestra, ti

 

aspettiamo nel nostro gruppo Facebook riservato solamente ad imprenditori fitness & wellness.

 

 

 

 

PUOI ACCEDERE CLICCANDO QUI
 

 

 

Big Up!

 

Alberto

 

 

 

 

 

 

Video su Facebook: come promuovere il tuo centro fitness con una strategia killer

Video su Facebook: come promuovere il tuo centro fitness con una strategia killer

Da quando insegno, da quando creo strategie, da quando respiro l’aria del connubio fitness + marketing mi muovo in una sola direzione, che ho condiviso anche con il mio team:

OGNI AZIONE CHE VIENE COMPIUTA DEVE PORTARE UN RISULTATO

Ed è grazie a questo mindset che abbiamo creato centinaia di strategie di social media marketing. E sai quale abbiamo definito essere il contenuto perfetto per la strategia perfetta?

VIDEO. Tanti video, solo video.

Ma, oltre a dirlo il sottoscritto, sentiamo Facebook cosa dice al riguardo:

I dati del gigante di Zuckerberg testimoniano come le persone guardino cinque volte di più in un video rispetto ai contenuti statici su Facebook e Instagram. Quindi, chiaramente, la creazione di annunci video è un modo efficace per promuovere la tua azienda ai miliardi di utenti su Facebook.

Da qui il mio consiglio: per le tue campagne Facebook gli annunci video non possono mancare.

 

MA…COME PARTIRE? COSA FARE?

Ecco la mia personale strategia:

Per iniziare, il tuo primo passo è filmare un video, ovviamente. Quindi, assicurati di filmare un video di qualità: usa attrezzature di qualità (anche uno smartphone funziona); riprendi in un’area ben illuminata (illuminazione naturale o artificiale).

Utilizza uno sfondo bianco per mostrare i prodotti e far rimbalzare la luce; ti consiglio l’acquisto di un treppiede economico per la stabilità. Queste sono le basi, a livello organizzativo.

Ora, passiamo alla strategia per assicurarti che il tuo annuncio video su Facebook ottenga visualizzazioni, attiri l’attenzione del tuo pubblico e li incoraggi a comprare:

ECCO GLI STEP PER UNA KILLER STRATEGY:

STEP 1: Racconta una storia.

Se si desidera creare un annuncio video di Facebook che risuoni con il pubblico di destinazione, è necessario raccontare una storia. Quando racconti una storia con la quale i tuoi clienti ideali possono identificarsi, è più probabile che prestino attenzione e addirittura convertano.

Un modo semplice per raccontare una storia con il tuo annuncio video su Facebook è porre una domanda.

“Vuoi perdere peso?”

“Non ti sei ancora stancato di non raggiungere i tuoi obiettivi?”

La domanda, insieme all’immagine cattura immediatamente l’attenzione. E questo è veramente l’80% del lavoro, specie in un mondo social dove è sempre più difficile essere ascoltati e farsi notare, specie se hai una piccola impresa.

Pensa ai bisogni del tuo pubblico di destinazione e crea una trama per il tuo annuncio video attorno a quei punti. Ricorda, una storia avvincente inizia con un conflitto e poi mostra una soluzione (il tuo prodotto o servizio).

Una buona storia catturerà l’attenzione del tuo pubblico, lo attirerà e resterà nella memoria.

STEP 2: Attira subito l’attenzione.

I primi secondi del tuo annuncio video su Facebook sono i più importanti. Gli annunci video di Facebook più efficaci sono comunque brevi; con la mia esperienza di marketing online ti posso assicurare una cosa: un video efficace rimane sotto i 30 secondi di durata.

Inoltre, le persone hanno un’attenzione limitata; molti utenti guardano solo i primi secondi di un annuncio. Perciò vai subito dritto al punto.

È importante non solo attirare l’attenzione infatti, ma andare subito al nocciolo della questione. Non aspettare fino alla fine del video per comunicare il tuo prodotto; arriva al punto in modo che gli utenti sappiano di cosa si tratta. Anche se gli utenti non rimangono fino alla fine del tuo annuncio video, riceveranno comunque il tuo messaggio, e tu avrai fatto centro.

STEP 3: “Ottimizza” il video per il silenzio.

E questo è il punto che preferisco, quello che il 99% di chi fa video ignora.

Secondo le statistiche di DigiDay, l’85% dei video di Facebook sono guardati senza audio. Questo deriva dal fatto che molte persone sono su Facebook dai loro telefoni cellulari. Perciò, quando sono in pubblico evitano l’uso dell’audio. E se il tuo video non si può leggere oltre che ascoltare, perderai una visualizzazione, e di conseguenza un potenziale cliente. Per questo motivo, è importante che i tuoi annunci video di Facebook siano ottimizzati per il silenzio, con un’aggiunta di testo.

In questo senso Facebook corre in tuo soccorso, offrendoti l’aggiunta di sovrapposizioni di testo ai tuoi annunci video in modo nativo, direttamente dall’App (da pc, mi raccomando). Attivando i sottotitoli nelle impostazioni video e assicurandoti di avere immagini straordinarie aumenterai visualizzazioni, interazioni e conversioni.

STEP 4:Trasforma le immagini statiche in video.

Ora, se non hai nessun video di qualità o non sei ancora a tuo agio con le tue capacità di ripresa, non preoccuparti. Puoi comunque creare annunci video Facebook coinvolgenti utilizzando immagini statiche dei tuoi prodotti.

Facebook ha recentemente aggiunto nuove funzionalità al suo Kit di creazione video che ti consente di prendere le tue immagini statiche e convertirle in un annuncio video. Questo strumento di Facebook offre anche un modello che ti consente di caricare una singola immagine statica e aggiungere movimento ad essa. Perciò amico mio, non hai scuse.

In conclusione

Creare un annuncio video su Facebook non significa solo mostrare il tuo prodotto; deve fare di più. E questo, se mi segui da un pò, te lo sarai già sentito dire.

 

Piccola checklist per il tuo video killer:

  • Esponiti in prima persona: facendoti vedere aumenterà la fiducia verso di te
  • Parla dei benefici che offri
  • Parla dei problemi che risolvi
  • Documenta la tua attività
  • Si chiaro e diretto
  • Crea video brevi

Tutto chiaro?

Ah, dimenticavo. La costanza. Lo sai vero, che un video ogni 3 mesi non ti porta da nessuna parte? Se vuoi creare una strategia video, come tuo fidato consulente ti consiglio almeno un video a settimana, meglio due, facciamo tre!

La verità è che più andrai avanti, più idee ti verranno, più facile ti risulterà tirare fuori dal cilindro idee innovative per creare video di impatto ed efficaci. Dai tempo al tempo, e vedrai.

Ci sono così tanti contenuti sui social media che è un attimo essere travolto e dimenticato nel nulla e nei meandri del digitale.

Per questo, se non vuoi fare la suddetta fine, il tuo annuncio video deve assolutamente distinguersi dalla massa e aiutare il tuo pubblico a entrare in contatto con la tua attività. Con questi suggerimenti, sarai sulla buona strada per creare fantastici annunci video su Facebook.

 

Ho un centro fitness che lavora: devo fare pubblicità lo stesso?

Ho un centro fitness che lavora: devo fare pubblicità lo stesso?

Alberto, come faccio a convincere un imprenditore a fare pubblicità anche se la sua attività funziona?

Questa la domanda che l’altro giorno un mio collaboratore mi ha posto.

E scommetto che la stessa domanda, a meno che tu non sia un mio studente e sappia quindi già la risposta, te la sei fatta anche tu almeno una decina di volte.

Come mio solito ho fretta di rispondere e parto già dalla soluzione (tanto il modo di incuriosirti e farti leggere tutto l’articolo lo trovo comunque).

LA DOMANDA È LA PIÙ SBAGLIATA CHE UN IMPRENDITORE POSSA FARE

Tant’è che per rispondere ci ho messo non più di un minuto.

Ammetto infatti che sul momento la domanda mi è sembrata banale. 

Poi, grazie al suo suggerimento, ho constatato che così banale forse forse non lo era. 

Pensandoci bene, effettivamente, gli imprenditori italiani sentono il bisogno di fare pubblicità solamente quando si sentono con il culo per terra. Madornale errore. Per un motivo:

Fare pubblicità (nella più ampia delle accezioni in questo caso), è SOPRATTUTTO per chi un’attività che funziona, ce l’ha già.

Controintuitivo? Ma neanche per il cavolo amico mio. E tra poco ti spiegherò il perché.

Ti lancio questa bordata:

Apple ha chiuso il 2018 con un fatturato di 62,8 miliardi di dollari.

Amazon ha chiuso il 2018 con un fatturato di 51 miliardi di dollari.

Numeroni vero? Il prodotto funziona, il loro servizio è eccellente e dominano i mercati mondiali.

Ma scusa, ma allora cosa cavolo pubblicizzano???

Sono aziende costantemente attive social, lanciano innovative campagne pubblicitarie in TV (l’ultima di Apple è qualcosa di straordinario e profondo), non mollano un centimetro e tra i loro investimenti maggiori ci sono proprio il marketing e la comunicazione.

Sarà che forse una domandina te la devi fare? O sono scemi e stanno bruciando cassa per ingannare il tempo? Chiedilo a Tim Cook e Jeff Bezos, che non mi sembrano gli ultimi sfigati in fondo alla locomotiva.

La verità te la dico io, senza girarci tanto intorno: marketing e comunicazione (diamo il nome corretto a sta pubblicità) non solo servono a rivitalizzare un’azienda che deve tirare a campare, ma servono SOPRATTUTTO a chi un’azienda sana già ce l’ha. 

Per due motivi:

MOTIVO 1: Sei il leader di mercato? I tuoi corsi e la tua sala pesi sono costantemente pieni? Hai i prezzi più alti di tutti e hai profitti pazzeschi? Complimenti, hai la mia stima, dico davvero.

Ma se è così, cosa cavolo aspetti allora a dare il colpo di grazia alla concorrenza? Perché non crei la definitiva separazione tra te e loro? 

Fatti trovare dove c’è bisogno di te quando la gente ti cercherà.

Presidia il web, invia sales letter, crea campagne Facebook innovative. La tua fortuna è che non devi investire per sopravvivere! 

Sai cosa vuol dire questo? Che puoi sperimentare, puoi studiarti qualcosa di nuovo senza la pressione del “o funziona, o fallisco e chiudo”. 

Ma vuoi mettere?

Una comunicazione efficace che comunica ciò che il marketing definisce può essere ciò che ti renderà il leader incontrastato, il cannibale del fitness business della tua zona. Ti fa così schifo?

Che poi scusa, ma una cosa devo dirtela. 

Non ti voglio portare sfiga, ma per quanto tempo hai intenzione di rimanere il numero uno? E se qualcuno stesse preparando una controffensiva per portarti via lo scettro?

Sei il numero uno oggi, ma domani?

La gente oggi come oggi cambia idea dieci volte al giorno, cosa impedisce alle persone di passare alla concorrenza solo perché ha avuto l’iniziativa di essere più presente ed esposta di te sui vari canali che ha a disposizione?

Fai tu la prima mossa e palesati alle persone. Chi bastona per primo, bastona due volte.

MOTIVO 2: Sai da dove parto quando parlo di comunicazione con i miei studenti? Da questo inciso:

“La comunicazione è l’eco di ciò che le persone pensano della tua azienda”.

Fai pubblicità su Facebook? Questa farà riecheggiare il lavoro che hai fatto finora, nel bene o nel male.

Manderai una sales letter a tutti i residenti della zona? Farà lo stesso anche lei.

Tradotto: se parti da una posizione in cui non sei visto bene, la comunicazione non farà altro che far riecheggiare il messaggio di un’azienda con dei problemi. 

E qui serve l’aiuto del marketing. 

Ma questo, è un altro discorso, che tratteremo molto molto presto.

Se invece parti da un’azienda sana, che vuol bene ai suoi clienti e si fa voler bene dai suoi clienti, la comunicazione sarà l’altoparlante di questo tuo successo, e farà veicolare il tuo messaggio di professionalità ai 4 angoli della tua città. 

Non è tutto. Un’attività fitness amata dai suoi clienti, può contare anche sul loro supporto per diffondere questo messaggio. 

Questo perché siamo tutti più propensi a trasmettere il nostro senso di appartenenza a contesti di nostro gradimento. 

Se allenarmi da te è per me un piacere, se all’ingresso vengo accolto con entusiasmo, se i coach e i trainer sono attenti alle mie esigenze, cosa mi costa farmi da promotore spontaneo di ciò che amo?

Perciò, se hai un’azienda che funziona, fai in modo che si parli ulteriormente di te, perché ne hai solo che da guadagnare.

Se poi vogliamo allegare un motivo 2 bis o 3, pensa alle sopra citate Apple e Amazon. Sono precursori, pionieri del mercato, i più avanti insomma. Sempre e comunque. 

E come tali ci aspettiamo sempre il primo passo da loro, l’idea innovativa, la genialata che fa girare all’effetto WOW.

Essere i numeri uno è anche una responsabilità. Hai tutti gli occhi puntati, e muoverti in modo adeguato per te è quasi un dovere. 

Tutti aspettano la tua prima mossa. Se non la fai, farai trasparire due cose:

  • Si è addormentato, forse non è davvero il numero uno che pensavamo (a detta dei clienti o potenziali tali).
  • Si è addormentato, è il mio momento per attaccare (a detta dei competitors).

In conclusione: 

Se oggi sei pieno, sia in tasca che in sala pesi, io non posso che essere felice per te. Ma una cosa devo dirtela: se non metterai in cassaforte oggi il tuo dominio, te ne pentirai domani.

Le persone hanno costantemente bisogno di ricordarsi di te, di percepirti come reale leader, hanno bisogno di una guida. 

E per essere guida, devi esporti, essere attivo, non aspettare i periodi morti per riaccenderti. 

Una macchina del marketing che funziona, funziona 365 su 365, non te lo dimenticare. 

I tuoi clienti di domani, li costruisci con le tue azioni di oggi.

E tu, domani dove vorrai essere?

LA GUIDA PER UN SITO WEB PER PALESTRE (e non solo) CHE SPACCA

LA GUIDA PER UN SITO WEB PER PALESTRE (e non solo) CHE SPACCA

Purtroppo ancora oggi, in un’era fatta di persone connesse h24, 365 su 365, tante aziende fitness in Italia schivano come una pallottola in Matrix l’idea di essere in linea con i tempi ed avere una presenza digitale completa, fatta di social network ben curati, una valida brand positioning e appunto un sito che pianti quel paletto in grado di dire: “Io ci sono e mi piazzo qui”.

Dico purtroppo proprio perché oggi, avere un sito internet che definisca i tuoi servizi e ti posizioni al meglio sui motori di ricerca è cosa fondamentale.

E ti spiego anche il perché, senza tanti giri di parole. 

  1. Partiamo dalle cose semplici: avere un sito è sinonimo di professionalità. Là fuori invii un messaggio di attaccamento alla tua immagine. E le persone, questo, lo interpreteranno come un segnale positivo. Sembra una stupidaggine, ma tutti quanti siamo portati a giudicare il libro dalla copertina. E se un’attività ha un sito, per giunta curato e graficamente impattante, tendiamo a darle più considerazione.
  1. Un sito ben indicizzato (che contiene le parole chiave giuste), ti aiuta ad essere trovato rispetto a specifici parametri di ricerca. Esempio pratico: supponiamo tu sia una palestra di Roma. Se vuoi che le persone ti trovino sui motori di ricerca e pensino a te come valida alternativa per il loro allenamento, quello che devi fare è riempire il tuo sito di parole chiave in ambito fitness che sai verranno digitate dagli utenti (ad esempio palestre Roma, allenamento Roma + quartiere, dimagrire Roma, idee allenamento Roma, centro fitness quartiere Roma), in modo da favorire appunto la tua ricerca laddove ci sarà domanda. Questa azione per generare risultati richiede tempo e pazienza, ma credimi, il risultato sarà grandioso. Anche perché, credi a un pazzo, solo una piccolissima percentuale delle attività fitness italiane si prende la briga di fare questa operazione. Lasciando sul piatto centinaia di possibili clienti.
  1. Un sito può diventare un business, in tanti modi: vendendo spazi pubblicitari (se ha tanto traffico), vendendo prodotti o consulenze online in tutta Italia o addirittura tutto il mondo, generando contatti utili per il tuo centro fitness se situato a livello locale.

Questi sono i 3 motivi principali, che ti permettono di adeguarti ad un mondo in cui la differenza tra online ed offline è sempre più sottile.

Compiamo azioni online, per trasformare in esperienze offline!

Facciamo esperienze offline, per poi avere una connessione online!

Lo vedi? Tutto è collegato. Avere il proprio spazio sul web, svincolato da canali come la classica pagina social, oggi è molto importante.

Ci sono 3 qualità che un sito che converte deve avere

  • Dev’essere interessante: quando l’utente entra per la prima volta sul tuo sito, hai una manciata di secondi per attirare la sua attenzione e metterlo nella condizione che “Si, in questo sito ho trovato ciò che cercavo”. Arriva dritto al punto, sii chiaro e parla in modo semplice. Niente giri di parole. Sei un personal trainer? Comunicalo in modo chiaro indicando chi è il tuo target ideale. Sei una palestra che offre servizi di functional training? Definiscilo in modo chiaro e veloce, in modo da catturare l’attenzione con quello che è il tuo focus.
  • Deve essere di valore: E qui, si potrebbe aprire un articolo nell’articolo. Si perché è qui che entra in gioco il tuo blog. Il tuo che??? Pensavi di sfuggire a questo argomento? Nossignore. Il blog è dove esponi le tue competenze, le tue abilità. E’ con il blog che catturi l’attenzione e attrai a te le persone. Contenuti di valore, utili, di ispirazione, aiutano le persone a fidarsi di te fino a trasformare gli utenti in clienti. E non è tutto. Un blog contenente le keywords giuste è una manna dal cielo per la SEO (search engine optimization), tutta quella serie di azioni fatta di ricerca di parole chiave in grado di farti scalare la vetta di Google (ricordi? Ne parlavamo ad inizio articolo). Più articoli fai sulle giuste tematiche e con le parole chiave indicate, maggiore sarà la facilità nel trovarti, maggiore sarà la tua autorevolezza. Chiaro il concetto no? E allora comincia a scrivere!
  • Deve essere utile: Definito il tuo target, non devi perdere l’occasione per spiegargli quanto tu possa essere utile nel soddisfare un bisogno o raggiungere un obiettivo. Sia chiaro però, questo non vuol dire essere autoreferenziale. Non devi dire quanto sei bravo, quanto sei bello e quanto sei infallibile. Concentra piuttosto l’attenzione sul problema, facendo capire quanto bene sai quanto questo sia seccante, e quanto il tuo servizio possa essere la soluzione perfetta. Un sito che pone la tua come una presenza problem solving ti porta in vantaggio sui tuoi competitors di parecchi passi.

Ora, supponiamo che tu abbia già fatto tutto questo: una Home page indicizzata con le giuste parole chiave, un blog che conta articoli fighissimi super cliccati, un aspetto grafico impattante ed una user experience facile ed intuitiva (non ne abbiamo parlato, ma un sito per un utente fitness deve avere grande usabilità e fruibilità, pena la perdita della visita dell’utente!).

Credi che basti così? Eh no, magari amico mio!

  • Credi che non serva dare una “spintina” alle visite?
  • Credi che non sia utile tracciare la visita è entrato sul tuo sito, cosa ha cliccato e per quanto tempo è rimasto?
  • Pensi che non sia interessante fare qualche bella azione di marketing su chi è entrato sul sito senza convertire?
  • E se ci piazzassimo anche un bel pop-up che in cambio di una guida gratuita colleziona contatti mail da utilizzare poi per ulteriori azioni di marketing?

Un sito senza misurazione dei dati e senza un’ adeguata strategia di advertising rimane quello che è: una vetrina fine a sè stessa.

E allora, vogliamo renderla una macchina macina soldi?

E qui…comincia la seconda parte dell’articolo, quella che ti aiuta a capire cosa serve per monetizzare. Si insomma, la parte più succosa.

Partiamo dal primo punto: vogliamo far vedere il nostro sito, i nostri articoli, i nostri prodotti ad un numero maggiore di persone? Bene, alloca un budget per Facebook Ads. Non è questo l’articolo in cui ti dirò quanto spendere e come spendere, ma sappi che un push a livello di advertising è essenziale. Ne parleremo prossimamente.

Se con Facebook Ads intercettiamo la domanda latente di chi curiosa sui social, vogliamo invece ignorare la domanda di chi cerca un servizio simile al nostro o affine? 

Certo che no! Ed è qui che entra invece in gioco GOOGLE ADS, la piattaforma pubblicitaria di Google, che ti permette di apparire tra le prime ricerche in relazione a determinate parole chiave, che tu definirai a priori. Ogni click che ricevi, paghi un tot. Meritocratico e giusto. Più click ricevi, più paghi. Più click ricevi, più potenziali clienti otterrai.

Una volta che l’utente è entrato nel tuo sito attraverso Facebook Ads o Google Ads, devi poter tracciare la sua visita. 

Ci sono strumenti di tracciamento che ti permettono di sapere chi è entrato, quanto temi ci è rimasto, da che dispositivo, dopo quanto è uscito e quali sono le pagine preferite. 

E pensa, questo strumento è pure gratuito! Si chiama GOOGLE ANALYTICS.

Molto semplicemente, è un codice che tu (o il programmatore che ha creato il tuo sito) inserisce nel pannello gestionale per poterti dare l’opportunità di poter estrapolare numeri che sono di vitale importanza. Sapere quante persone visitano il tuo sito tutti i giorni, cosa leggono più volentieri e mille altre informazioni sono per te oro che cola. GRATIS.

Se qualcuno è entrato sul tuo sito, vuol dire che ti ha conosciuto. Fare marketing su chi già ti conosce è 10 volte più efficace.

E come puoi fare azioni specifiche su chi è entrato sul tuo sito? Tramite il PIXEL DI FACEBOOK. 

Anche questo è un codice, anche questo è gratuito e anche questo va inserito nel pannello gestionale, in ogni pagina.

Una volta inserito, Facebook ti permette di creare un pubblico (si, Faceook permette di creare pubblici specifici che hanno interagito con te, ma te ne parlerò), e di fare vedere l’inserzione fatta con Facebook Ads SOLAMENTE A CHI HA VISITATO IL TUO SITO. 

Una figata, non trovi?

Pensa se Tizio ha visto la pagina X, e tu in un’inserzione gli fai comparire il messaggio: “Ho visto che hai visitato la pagina X, se acquisti ora hai diritto ad uno sconto speciale!”.

Tizio penserà che sei un mago e rimarrà positivamente impressionato per la precisione del messaggio. E invece di magia ce n’è meno di zero, basta usare la testa!

Se qualcuno rimane sul tuo sito per più di tot. minuti, perché non mostrargli un pop-up? Magari con una guida gratuita o con un reindirizzamento a Messenger?

Se rimane per così tanto tempo, vuol dire che il tuo servizio desta un interesse, se desta un interesse sarà sicuramente più propenso a lasciarti il suo contatto. Perché non approfittarne?

I pop-up li puoi inserire quando vuoi, quante volte vuoi. E anche qui GRATIS.

Ci sarebbero un’infinità di altre diavolerie e strumenti che puoi installare per creare un sito a prova di bomba, la maggior parte dei quali senza spendere un euro. O quasi. 

Ad esempio ci sono tantissimi tool che ti aiutano a ricercare le parole chiave più adatte e dove posizionarle per scalare le vette della ricerca. Costano il giusto e la loro efficacia è straordinaria. 

Ma non mi dilungo ulteriormente, non voglio farti venire il mal di testa.

Quello che voglio dirti, che è in realtà il motivo dell’articolo, è che un sito internet oggi non solo non basta, ma va anche strutturato in maniera tale che funzioni. E converta!

Quindi, se ancora la tua attività non ha un sito, sei doppiamente in torto. 

Uno perché stai regalando spazio ai tuoi concorrenti.

Due perché stai sprecando l’opportunità di avere uno strumento di marketing in grado di fare la differenza.